Obiettivo: non tornare indietro e – su bus, treni e vaporetti, nell’ambito del trasporto locale – mantenere la possibilità di riempire il 100% dei posti omologati per ogni mezzo.
Su questo obiettivo il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha trovato «terreno fertile» nel confronto avuto stamattina, lunedì 10 agosto, con i i ministri Paola De Micheli (Trasporti e Infrastrutture), Roberto Speranza (Salute) e Francesco Boccia (Affari regionali).
Al centro la questione dei trasporti, dopo le restrizioni decise pochi giorni fa sui treni a lunga percorrenza. Si vuole invece evitare che anche nel trasporto pubblico locale – in Veneto ma non solo – si torni a ridurre il numero dei passeggeri: «Si produrrebbe un caos nei trasporti – sottolinea il Governatore del Veneto, durante l’incontro di aggiornamento dalla sede della Protezione civile a Marghera – con ricadute traumatiche».
Secondo Zaia, che ha usato quest’argomento nel dialogo con i ministri, già l’accordo sindacale del 13 aprile scorso prevede che due lavoratori possano stare a meno di un metro di distanza a patto che usino la mascherina; perciò non si capisce perché lo stesso criterio non si possa applicare su un vaporetto o su un treno.
«In più si creerebbero enormi problemi alla ripresa della scuola. E se per via della ridotta capienza un autobus lascia dei minori a terra? Chi avvisa la famiglia? Come si garantisce la sicurezza del minore? Serve una soluzione di buon senso».