Autobus, vaporetti e treni regionali tornano a capienza piena. Lo stabilisce la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
Raddoppia quindi, da sabato 27 giugno, la possibilità di trasporto di passeggeri in tutto il trasporto pubblico locale; finora, infatti, era consentito solo il 50% di passeggeri rispetto al numero massimo consentito dall’omologazione del mezzo di trasporto.
«Diamo a tutto il trasporto pubblico, a terra e in acqua – afferma Zaia – la capienza da omologazione. Resta solo l’obbligo di mascherina per ogni passeggero, dal momento in cui si sale a quello in cui si scende, e quello di igienizzazione delle mani».
La novità introdotta dall’ordinanza vale anche per il trasporto pubblico non di linea: per esempio per taxi, Ncc e pullman granturismo, anche in questo caso con capienza totale prevista dall’omologazione.
E la regola applicata da domani in Veneto varrà anche quando i mezzi – i pullman turistici, per esempio – si sposteranno nelle altre regioni. Un veicolo carico di pellegrini che, poniamo, parte dal Veneto con meta un santuario pugliese, per il solo fatto che parte da una regione che adotta l’ordinanza odierna, può farla valere in tutto il territorio nazionale.
A proposito di Regioni: non si è trovato l’accordo fra tutte ed è per questo che l’ordinanza del Veneto è diversa da quella presa da altre amministrazioni regionali. In Emilia-Romagna, per esempio, la capienza è limitata al numero delle sedute; il che, specie in un bus di linea, riduce di molto la possibilità di trasportare persone.
«Non capisco perché – argomenta Zaia – se in un’automobile omologata per cinque si può viaggiare in cinque, purché con mascherina, questo non possa succedere anche in bus o in treno o in vaporetto». Da ciò la decisione, che il Governatore veneto ha assunto dopo la validazione dal parte del compitato tecnico-scientifico. (G.M.)