Contrordine: i veneti che hanno dai 75 ai 79 anni non saranno vaccinati alternativamente a chi ha dagli 80 anni in su, ma solo in coda ai più anziani, cioè quando anche i centenari avranno ricevuto la loro dose di vaccino.
Viene rimodulato così il piano vaccinale del Veneto. Lo annunciano oggi, durante il consueto briefing dalla sede della protezione civile a Marghera, il Governatore Luca Zaia e l’assessore alla sanità Manuela Lanzarin.
Dal 15 febbraio partiranno le vaccinazioni delle persone nate nel 1941, che già la settimana prossima riceveranno a casa una lettera con le indicazioni di giorno, ora e luogo della vaccinazione stessa.
Poi si passerà ai nati nel 1940, nel 1939, 1938 ecc. Solo terminati anche i più anziani, i centenari, si tornerà indietro ai settantenni, con un calendario da definire.
Durante l’incontro Zaia ha confermato il ritorno, a partire da metà di questa settimana o dall’inizio della prossima, della modalità di gestione di un caso positivo a scuola. Si tornerà cioè, in caso di positività, a fare subito il tampone a tutti i compagni di classe; e, se questi risultassero negativi, potranno continuare a frequentare la scuola. Si cancella così la misura, molto criticata, per cui tutti i compagni di classe di un positivo devono essere posti in quarantena.
L’entrata in vigore della misura aggiornata sarà contemporanea all’entrata in vigore della nuova ordinanza sulla scuola, che Zaia conta di firmare nei prossimi giorni. Fra le novità anche un monitoraggio sistematico sulla diffusione del virus nelle scuole superiori. (G.M.)