È almeno una settimana che i numeri della pandemia sono stabili, in Veneto, ma la notizia non è del tutto confortante. Per due ragioni, come rileva il presidente del Veneto Luca Zaia, nel corso del consueto briefing dalla sede della protezione civile, a Marghera.
La prima ragione è che i numeri sono alti: oggi, lunedì 7 dicembre, sono ricoverati nei reparti non critici (pneumologia, malattie infettive, medicina…) 2.775 persone affette da Covid; una settimana erano 2.706. Quindi, sia pure in un quadro di complessiva stabilità, c’è una modesta crescita.
Nelle terapie infettive del Veneto sono oggi degenti 340 persone, contro le 330 di una settimana fa; ragion per cui vale la stessa considerazione.
Se poi si guarda il numero complessivo delle persone purtroppo costrette a un letto di rianimazione, compreso chi non è lì per il Coronavirus, oggi si registrano 572 ricoverati, cioè 50 in più rispetto al massimo toccato nel marzo scorso.
Un dato che almeno in parte si spiega: «Allora eravamo in pieno lockdown», rileva Zaia: «Questo comportava anche il fatto che ci fossero meno incidenti stradali o sul lavoro e, di conseguenza, meno ricoveri per fatti traumatici».
In sostanza, in questa seconda ondata stiamo convivendo con il Covid. E il prezzo da pagare del non sospendere la maggior parte delle attività economiche e, in parte, la scuola sta proprio nell’avere numeri di contagio superiori.
«Il problema – sottolinea Zaia – è che non sappiamo se, giunti su questo “pianoro”, l’epidemia si raffredderà o se i numeri saliranno ancora. Perciò, pur essendo in periodo natalizio, con la tentazione di andare in giro a far compere, ricordiamoci di essere prudenti ed evitiamo assembramenti».
Intanto prende il via uno studio, commissionato dalla Regione Veneto all’università di Padova, per misurare l’incidenza della pandemia su una popolazione rappresentativa. In sostanza, si faranno tamponi su un campione di cittadini scelto perché rappresenta omogeneamente zone geografiche, età e classe sociale. In un paio di settimane dovrebbero esserci i risultati.