Il Veneto cala a 0,62: tanto vale oggi l’indice Rt. «Il che significa – annuncia il Governatore Luca Zaia – che abbiamo ragionevoli speranza di passare, da domenica 31 gennaio, in zona gialla».
Dall’aggiornamento quotidiano che Zaia fa dalla sede di Marghera della protezione civile, nel quartiere Cita, esce oggi il numero atteso da tempo: un numero basso dell’indice di trasmissibilità del Covid.
Il che significa che i dati confermano il trend che si sta notando dall’inizio del mese di gennaio: una riduzione sensibile dell’epidemia nella nostra regione.
Ancora per usare i dati: rispetto al picco del 31 dicembre scorso, le persone ricoverate negli ospedali veneti si sono ridotte di un migliaio. Mercoledì 27 gennaio sono complessivamente 2475, di cui 2185 nell’area non critica (cioè nei reparti di malattie infettive o di pneumologia o di medicina) e 290 in terapia intensiva.
«Rispetto alla prima ondata – prosegue Zaia – c’è una decrescita più rapida, che facciamo fatica a spiegarci completamente. Certamente hanno contribuito le restrizioni dei giorni attorno a Natale e Capodanno, ma il calo è più veloce rispetto a marzo, quando c’è stato il lockdown».
Conseguenza di questo trend positivo è la conferma che da lunedì 1° febbraio in Veneto riapriranno tutte le scuole superiori: «Le lezioni – chiarisce il Governatore – torneranno in presenza al 50%. Sia ben chiaro, però, che chi ha motivate ragioni (fragilità o patologie proprie o dei familiari) per chiedere la didattica a distanza ne può fare richiesta alla propria scuola ed esigere che il diritto gli sia riconosciuto».