I bambini non ancora vaccinabili si contagiano il doppio degli adulti e il triplo degli anziani. Secondo i calcoli sull’incidenza del virus nel territorio dell’azienda sanitaria, suddivisi in base alle fasce d’età ed elaborati dall’Ulss 3, in neonati e bambini in età scolare l’incidenza del virus è di 343 positivi ogni 100 mila abitanti. Tra i nuovi positivi al virus, i ragazzi dai 15 ai 24 anni sono 174 ogni 100 mila abitanti; gli adulti tra i 25 e i 44 anni sono 188; quelli tra i 45 e i 64 sono 187; quelli tra i 65 e i 74 sono 131. Diminuiscono ancora tra i 75 e gli 84: sono 97; e tra gli over 85: sono 92.
Il target d’età che spicca per numero di contagi, è quindi quello che va dagli 0 ai 14 anni. Qui sono presenti 343 positivi ogni 100 mila abitanti. La maggioranza di questa popolazione, quella compresa tra gli 0 e gli 11 anni, non è vaccinata, poiché al momento non è ancora stata ampliata la possibilità di accedere alla vaccinazione agli under 12.
Se in questa categoria si analizza la presenza di casi di positività per anno di nascita, si evidenzia che il gruppo anagrafico dove avviene la maggior circolazione del virus è quello che va dai 5 agli 11 anni, per poi scendere progressivamente negli anni delle medie, man mano che si alza la quota dei vaccinati. Nei bambini di 7 anni, ad esempio, ci sono 6 positivi ogni mille abitanti; mentre nei ragazzini di 14 anni (7 di loro su 10 sono vaccinati), ce ne sono 2.
“La non vaccinazione in queste fasce d’età, si associa ad una maggiore circolazione del virus – dice il direttore sanitario dell’Ulss 3 Serenissima Giovanni Carretta -. L’alta incidenza del virus sotto ai 12 anni d’età è anche indirettamente un’ulteriore evidenza dell’efficacia dei vaccini. Questo suggerisce anche che la prospettiva di estendere il diritto alla vaccinazione ai bambini che frequentano la scuola elementare va quindi nella direzione giusta”.