Covid e bambini in Veneto: si ammalano poco, ma sono aumentati gli incidenti domestici
Si ammalano meno e, se succede, si ammalano meno gravemente. Parliamo dei bambini in rapporto a Covid-19. L’ulteriore, ma autorevole conferma di questo dato viene da Liviana Da Dalt, ordinario di Pediatria presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Padova e capo del Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino.
La prof. Da Dalt, intervenendo oggi al quotidiano briefing del Presidente del Veneto Zaia, presso la sede della protezione civile a Marghera, lo sottolinea con i numeri: su 650mila bambini e ragazzi da zero a 14 anni, in Veneto, solo 369 si sono infettati. O, perlomeno, di questi si ha notizia certa, perché nel 90% dei casi i bambini contagiati da Coronavirus manifestano sintomi molto modesti (febbricola, un po’ di tosse, diarrea…) o proprio niente, sono asintomatici.
“In realtà – precisa la prof. Da Dalt – riteniamo che i bambini siano anche meno contagiosi degli adulti”.
In ogni caso, comunque, le conseguenze sono modeste: solo 13 i ricoverati (da fine marzo, a Padova, nessuno) e 1 solo in terapia intensiva. Nessun decesso, per fortuna, rimarca il primario.
Ragion per cui, nel reparto di pediatria, il Covid-19 è stato causa di emergenza organizzativa assai più che sanitaria.
Ma il lockdown causato dalla pandemia ha fatto danni da altre parti: “Abbiano visto aumentare di molto gli incidenti domestici, anche gravi. Cadute dai letti a castello o dalle finestre, intossicazioni da detersivi e altri eventi sono stati numerosi: abbiamo avuto 11 casi, contro i 2 dell’anno scorso. Segno che c’è ancora molto da lavorare sulla sicurezza delle nostre case, specie se dobbiamo rimanervi, insieme ai bambini, per periodi più prolungati del solito “. (G.M.)
giorgiomalavasi
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