Al via le cure domiciliari anti-Covid in Veneto. Dai prossimi giorni verranno consegnati alle persone che hanno contratto il virus dei saturimetri, cioè quei piccoli apparecchi che misurano l’ossigenazione del sangue.
L’Azienda Zero ne ha acquistati 100mila, per distribuirli ai medici di base e, tramite loro, consegnarli nelle case. In questo modo chi ha il Covid-19 potrà misurare il livello di ossigenazione del proprio sangue e segnalare la misura al medico di base. Sarà poi questo a valutare i dati e decidere il da farsi.
Tra le cose che d’ora in poi si potranno fare c’è anche la consegna a domicilio di bombole di ossigeno per praticare l’ossigenoterapia. Così chi avrà bisogno del supporto dell’ossigeno, ma la cui condizione generale non è troppo preoccupante, potrà continuare a rimanere a casa.
È questo il senso del protocollo per le cure domiciliari, approvato oggi dalla Giunta regionale del Veneto. Ne dà notizia il Governatore Zaia durante il consueto aggiornamento sulla pandemia, dalla sede della Protezione civile regionale nel quartiere Cita, a Marghera.
«L’obiettivo del nuovo protocollo – sottolinea Zaia – è tenere bassa la pressione sugli ospedali. Il 70% di quelli che si presentano al pronto soccorso con sospetto Covid poi torna a casa. A parte l’inutilità di intasare i pronto soccorso, la maggior parte delle persone ha sintomi lievi, che possono essere controllati senza alcun ricovero ospedaliero. Il nuovo protocollo aiuterà, con la collaborazione determinante dei medici di base, a raggiungere questo obiettivo».