«Vengo dopo il tigì», diceva Arbore. «Vengo prima del tigì», dice oggi don Natalino. E lo fa già stasera, lunedì 24 febbraio, aprendo una finestra social dove quelle reali, per via del Coronavirus, sono state chiuse.
«Alle 18.30 farò una diretta dalla pagina Facebook delle parrocchie di San Giuseppe e Corpus Domini di Mestre. Una cosa semplice, pensata per i bambini: un saluto, una frase del Vangelo di oggi, qualche parola, una preghiera alla Madonna della Salute e la benedizione finale».
Nei giorni in cui una certa parte della vita normale dei bambini e degli adolescenti è cambiata per le precauzioni contro il virus, l’obiettivo di don Natalino Bonazza è portare un po’ di serenità: «Quando ho realizzato che non avrei visto i bambini delle parrocchie né per le Ceneri né a catechismo né domenica prossima, mi sono domandato: ma come vivranno questa situazione? Una situazione di stallo prolungato e di disagio, anche perché i più piccoli sentono i discorsi dei grandi…>.
In effetti ci si preoccupa – riflette il parroco mestrino – dell’ansia e dell’apprensione di adulti e anziani, ma ci si sofferma poco su ciò che comporta l’emergenza Coronavirus nei piccoli: «In questi giorni non vanno a scuola e, per il divieto di assembramento, non si ritrovano in patronato, nei luoghi dello sport…». Un cambio repentino di abitudini che va gestito anche aiutando i bambini – e i loro genitori insieme – a vivere con serenità, prevenendo le psicosi, anche in questo frangente particolare. (G.M.)