Ben più della metà dei primi 150 pazienti ricoverati negli ospedali veneziani ha 70 anni o più: gli over 70 sono infatti 93, il 62% dei 150 ricoverati. Mentre il virus ha allargato la propria azione, coinvolgendo anche persone più giovani, si conferma però il dato secondo cui ad essere ricoverati per il contagio sono in particolare le persone più avanti negli anni.
L’analisi considera le prima 150 persone che, dal 21 febbraio ad oggi sono state colpite dal virus con sintomi tali da condurle al ricovero, e in questo numero complessivo sono comprese anche le persone decedute e quelle già dimesse. Quanto alle fasce d’età più basse, si evidenzia come i ricoverati di età compresa tra 0 e 49 anni siano stati solo il 7%; i pazienti ricoverati di età compresa tra i 50 e i 69 anni sono stati il 32%; ancora più numerosa la coorte dei pazienti tra 70 e 79 anni, che da sola conta il 31% dei ricoverati, e quella tra gli 80 e gli 89 anni, che da sola conta il 27% dei pazienti; il 4% dei ricoverati, infine, ha più di 90 anni.
Tra i primi 150 ricoverati, i maschi sono 101, due terzi del totale.
“Il dato rispecchia quanto si sta verificando nel resto del Paese – commenta il Primario di Malattie Infettive, Sandro Panese -. Aumentano i casi, che ora giungono con più frequenza dal territorio attraverso il soccorso del Suem118, ma resta evidente che il virus colpisce con prevalenza le fasce più anziane delle popolazione. Sulle quali poi, risulta più pericoloso, per la presenza in queste persona anziani di precedenti patologie”.