Alessandra ha 10 anni ed è generosa. Ha scritto al presidente del Veneto, Luca Zaia, e gli ha raccontato la decisione presa insieme ai due fratelli – Maria Grazia e Francesco – di poco più grandi.
La decisione è sorta – spiega Alessandra – quando è stato stabilito, insieme al papà, il budget per comprare le uova di Pasqua e qualche altro regalo pasquale gradevole per i ragazzi. Trecento euro, la previsione di spesa. «Perché non rinunciamo alle uova e li devolviamo alla sanità per la lotta contro il Coronavirus?», hanno pensato Alessandra e i suoi fratelli.
Detto fatto. Una lettera a Zaia e, insieme a essa, i soldi che hanno preso questa via. Al Governatore il piacere di comunicare che bambini e ragazzi spesso sono molto altruisti.
In effetti non solo loro, visto che più di 30mila persone hanno già fatto una donazione in denaro sul conto ad hoc aperto dalla Regione. «Compresi i grandi donatori – spiega il presidente – siamo a 32 milioni già arrivati, mentre altri 12 sono stati promessi».
E per ultimo, da tradizione, c’è proprio l’uovo di Pasqua. A Zaia ne è arrivato uno da 10 chili. L’idea è stata subito quella di tramutarlo in nuove risorse per la sanità: «Lo metto all’asta. Telefonate alla mia segreteria, 041.279.28.63. Base d’asta cento euro; chi offre di più si aggiudica il super-uovo di cioccolato». (G.M.)