«Condividiamo la strategia del motore rallentato, ma deve rimanere ben acceso; altrimenti poi non riparte». Lo sostiene il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, commentando la politica scelta dal Governo per affrontare la crisi da Coronavirus.
«I forni del vetro a Murano – esemplifica il primo cittadino . Non possono essere spenti, perché altrimenti poi li devi rifare. La Pilkington o le aziende chimiche di Porto Marghera non possono fermarsi del tutto. E, soprattutto, bisogna pensare al dopo, alla ripresa. Perché oggi è naturale che l’attenzione sia tutta concentrata sulla paura di ammalarsi e di morire, ma bisogna pensare adesso a come far ripartire l’economia appena l’epidemia sarà finita. Altrimenti sarà un disastro economico».
In diretta Facebook insieme agli assessori Michele Zuin e Simone Venturini, Brugnaro fa il punto della situazione. In particolare in due direzioni. La prima è quella della situazione globale: «Non mi tornano i conti, leggendo il decreto Cura Italia. Per assicurare la cassa integrazione a tutti, come giustamente il Governo ha promesso, servono almeno 10 miliardi e non bastano i 5 che sono stati annunciati. E poi, soprattutto, serve che l’Europa dia un sostegno moto importante. Bisogna che l’Unione europea ci dia subito liquidità, che stampi denaro: un camion di soldi deve arrivare dalle tipografie dell’Europa».
Mentre a Venezia, assicura Brugnaro, si sta facendo di tutto per sostenere le fasce più deboli di popolazione e per sanificare il territorio, la preoccupazione è per la crisi avvertita ancora più radicalmente che altrove dal tessuto economico, in particolare dal settore turistico: «La cassa integrazione in deroga sia estesa per almeno 12 mesi a tutta la filiera turistica. Guide turistiche, taxisti, piccoli esercenti rischiano di non riaprire mai più: bisogna pensare a loro con misure adeguate. Il 60% di detrazione fiscale, una delle misure adottate dal Governo, non serve se non ci sono imposte da pagare perché i redditi si sono azzerati. Perciò bisogna pensare a qualcosa di diverso per dare un sostegno».