Come dicono gli statistici, anche quella di oggi sarà una giornata di “pianoro” nella lotta al Coronavirus. Lo dicono anche i dati diffusi dal consueto report della Regione Veneto, aggiornato alle ore 8 di mercoledì 1° aprile.
Il dato che meglio mostra questa situazione di “stazionamento” dell’epidemia è quello relativo ai ricoverati nei reparti di terapia intensiva degli ospedali veneti: sono 350, ovvero 6 meno di ieri. Aldilà del leggero decremento, che potrebbe anche essere smentito dai dati di domani, è confermata la tendenza alla non crescita. Soprattutto, non si registra più l’aumento dei ricoveri così importante fino a pochi giorni fa.
È ancora molto pesante, invece, il conto del numero dei morti: in tutto il Veneto, tra decessi negli ospedali e nelle casi di riposo, siamo giunti a 499 persone, con un aumento di 22 rispetto alla stesa ora di ieri mattina.
Sempre più importante – e questo è un dato invece positivo – è l’aumento del numero di persone dimesse dai nosocomi perché guarite: sono 902, cioè 74 più di ventiquattr’ore prima.
Ancora in crescita, di 38 unità in un giorno, il dato relativo ai ricoveri di persone in situazione non critica: complessivamente ora sono 1.718.
Per quanto riguarda i centri di cura dell’Ulss 3, l’Angelo di Mestre conta 65 degenti (di cui 15 in rianimazione), il Civile di Venezia 19 (di cui 7 in terapia intensiva), Mirano ospita 10 persone in terapia intensiva, Dolo ha il numero più cospicuo: 105 ricoverati (14 dei quali in condizioni critiche). Villa Salus, infine, ha in cura 28 persone.
A livello regionale si conferma, infine, la geografia del contagio: la situazione più preoccupante è nelle province di Verona (2.287 casi positivi) e Padova (2.283).