La vaccinazione, estesa, aperta, accolta, è anche uno strumento per la ripartenza: l’Ulss 3 Serenissima ribadisce così il suo appello perché i cittadini che ne hanno già il diritto non attendano oltre: “I settantenni e i sessantenni – ha spiegato oggi il Direttore Generale Edgardo Contato – hanno nella vaccinazione l’opportunità di garantire la loro propria salute, e per questo sorprende e spiace che alcuni tra di loro non colgano la possibilità che è loro offerta dalla disponibilità di dosi e dall’operatività delle sedi».
Oltre ad esercitare un loro diritto di salute, prosegue Contato, «dovrebbero sentire il dovere di vaccinarsi, perché si apra al più presto la possibilità del vaccino anche per le generazioni più giovani. Arrivare a vaccinare i cinquantenni, e poi i quarantenni, significa andare ad incidere su coloro che sono più attivi nel contesto produttivo: è quindi urgente completare la vaccinazione delle classe di età dei sessantenni e dei settantenni, così da aprire poi al più presto alla generazione che è la spina dorsale del comparto produttivo”.
L’Ulss 3 Serenissima ha evidenziato come ogni opportunità sia oggi in campo per le persone dai 60 anni in su: “Ci sono slot liberi nel portale – ha sottolineato il Direttore Generale nella conferenza stampa odierna – e ci sono sedi che hanno dimostrato la loro capacità di fare grandi numeri. Quanto alla campagna vaccinale, quindi, la nostra Azienda sanitaria sta dando un contributo molto positivo al risultato altrettanto positivo che si sta conseguendo nel Veneto”.
“In più c’è la collaborazione efficace con i Medici di Famiglia – ha spiegato il dottor Stefano Rigo, a nome dei Medici di Medicina Generale dell’Ulss 3 – più di un terzo dei quali hanno pubblicato la loro agenda sul portale aziendale per le prenotazioni. Siamo quindi a disposizione, al fianco dell’Azienda sanitaria, e anche da parte nostra ribadiamo l’invito alla vaccinazione rivolto alle persone che hanno più di 60 anni”. Anche perché, spiega il dottor Rigo, i cinquantenni premono: “Sentiamo da parte delle generazione più giovani una grande attesa e un forte interesse. Cinquantenni e quarantenni sono forse effettivamente più decisi di quanto non si stiano rivelando gli over 60, che forse sono la generazione più restia, più tiepida rispetto al vaccino”: ma questo significa che quando si aprirà alla platea dei cinquantenni e dei quarantenni, dando loro la possibilità di vaccinarsi, non sarà facile trovar posto per chi adesso, pur avendo il diritto alla vaccinazione, sta temporeggiando.
L’Ulss 3 Serenissima si sta preparando anche alla possibile apertura della campagna vaccinale nelle imprese e nei luoghi di lavoro: “Abbiamo aperto un dialogo con alcune importanti realtà private e pubbliche – ha sottolineato il Commissario alla campagna vaccinale, il dottor Luca Sbrogiò – perché non intendiamo farci trovare impreparati. L’avvio di questo tipo di intervento vaccinale è condizionato al via libera dei competenti livelli di governo della campagna, e su queste valutazioni incide ovviamente la disponibilità o meno dei vaccini. Nell’attesa ci atteniamo a quelle che sono le priorità previste: anziani, persone fragili, disabili, caregiver”.