Se qualcuno vi fotografa o vi fa un video mentre buttate i rifiuti nei cassonetti o, peggio, li “dimenticate” fuori, non fa una cosa illecita. Perlomeno se è un ispettore ambientale.
Da stasera, infatti, in forza del regolamento che è stato modificato con voto del Consiglio comunale di Venezia, è consentito «agli agenti accertatori – così è scritto – di avvalersi, nel rispetto della vigente normativa per la protezione dei dati personali, di apparecchiature fotografiche e strumenti di videosorveglianza, sia fissi che mobili, per prevenire, accertare e reprimere illeciti derivanti dall’utilizzo abusivo di aree impiegate come discariche di materiali e di sostanze pericolose, nonché per il mancato rispetto delle disposizioni concernenti la normativa per lo smaltimento dei rifiuti».
Nonostante il miglioramento della gestione dei rifiuti urbani, infatti, e nonostante la campagna di informazione sul corretto conferimento degli stessi e i controlli attuati da parte degli organi di vigilanza, è emerso che permane la problematica relativa all’abbandono dei rifiuti e del mancato rispetto di quanto disciplinato dal Regolamento e dalle ordinanze in materia.
Perciò una foto o un video aiuteranno i controllori a incastrare i fuarbastri. E a sanzionarli.