Il maltempo a Cavallino Treporti ha colpito pesantemente a macchia di leopardo, in particolare a Treporti e nelle località di Ca’ Ballarin e Punta Sabbioni. Danni ingenti per le colture orticole in pieno campo con insalate, pomodoro, zucchine, cipolle e patate in stato di marcescenza a causa dell’abbondante acqua.
Sotto le serre invece, dove gli agricoltori del litorale sono abituati a coltivare gli ortaggi con metodi avanzati e ad alta specializzazione, la situazione è perfino drammatica: le piante di pomodoro stanno morendo, “lessate” dal sole che ha fatto seguito alal pioggia: “Le piogge abbondanti dei giorni scorsi – spiega Matteo Gatto, segretario Coldiretti della zona di Cavallino Treporti – hanno creato un eccesso di umidità dentro le serre, rendendo difficile l’evaporazione, tanto che il sole delle ultime ore ha fatto effetto sulle colture, “cucinandole”. Inoltre l’umidità favorisce la diffusione di malattie, ma anche l’ammuffimento delle foglie e la decomposizione di frutti e steli”.
I tecnici di Coldiretti con i colleghi del Consorzio Regionale di Difesa Avversità che si occupa delle assicurazioni in agricoltura, a coltivazioni e strutture aziendali, stanno raccogliendo tutte le segnalazioni per individuare le aree e le coltivazioni maggiormente colpite.
“Si tratta di un momento difficile”, sottolinea il direttore di Coldiretti Venezia, Giovanni Pasquali: “Le aziende infatti si trovano di fronte ad una perdita di produzione con uno scenario di mancato guadagno o, nella migliore delle ipotesi, di un aumento di costi che le aziende agricole dovranno sostenere”.
Nelle altre zone della città metropolitana si sta facendo la conta dei danni, molti agricoltori sono costretti a ripetere le operazioni di ripristino dei terreni e successivamente le risemine. Infatti l’unica soluzione è la risemina della stessa o di altre colture. Quando le piogge sono continue e battenti rimuovono dal terreno i semi appena interrati e le piantine giovani.
Il frumento in questa fase ha più resistenza, ma dipende sempre da come proseguirà la stagione. Si può ipotizzare una perdita media del 30% delle principali coltivazioni dopo gli scorsi giorni di maltempo, con percentuali più marcate, per l’appunto, su mais, soia e prodotti orticoli come cocomeri, meloni, zucche, zucchine, patate e pomodoro.