Primo caso di Candida auris in Veneto: riguarda un uomo, ricoverato all’ospedale dell’Angelo, a Mestre, in condizioni serie.
Lo segnala l’Ulss 3, il cui laboratorio d’analisi ha isolato questa “sottospecie” «con non poca sorpresa, dato che questa è una Candida di recente individuazione nel mondo scientifico: la prima volta è stata riconosciuta nel 2009 in Giappone, mentre in Italia è arrivata nel 2019 in Liguria».
La Candida, in generale, è un fungo che tutti ospitiamo in bocca, sotto le ascelle, nelle zone umide del corpo.
La Candida auris è una “variante” che ha una grande capacità di resistere nell’ambiente esterno, sulla pelle delle persone o anche su superfici. È dura a morire, perché resistente a molti farmaci: può persistere, aggrappata al suo ospite, per mesi o anche per anni. Soprattutto, approfitta della debolezza dei pazienti – per altre patologie o per età – e aggrava le loro condizioni cliniche.
«Per fortuna – dicono all’Ulss – la Candida del nostro paziente sembra regredire con alcuni tipi di farmaci. Ad ogni modo, abbiamo provveduto a fare tamponi su tutti i pazienti ricoverati contemporaneamente nel reparto di malattie infettive e negli ambienti del reparto. Al momento, tutti i test sono risultati negativi. I tamponi verranno comunque ripetuti». (G.M.)