Ogni euro investito nella ricerca medico-scientifica produce oltre sei euro di impatto sociale: è questa la sintesi dell’applicazione del modello di misurazione dell’impatto di Banca Ifis al progetto “Adotta un ricercatore” del Veneto Institute of Molecular Medicine (VIMM). In particolare, la Banca ha analizzato l’impatto generato dalla donazione in favore della Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata del VIMM: dai 60mila euro erogati al progetto è scaturito un valore sociale pari a 372mila euro, ovvero un numero 6,2 volte superiore all’investimento.
L’analisi del progetto “Adotta un ricercatore” Ideato dalla Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata Onlus di Padova, attraverso il suo braccio operativo VIMM, “Adotta un ricercatore” ha l’obiettivo di sostenere i progetti di ricerca dell’istituto con il contributo di soggetti terzi.
Banca Ifis ha sostenuto, in particolare, i progetti del Prof. Andrea Alimonti sulla ricerca di nuove
terapie per il tumore alla prostata e del Prof. Nicola Elvassori sui modelli di organoide del cervello umano per la cura di malattie neurologiche. Il progetto è stato sostenuto con una donazione pari a 60.000 euro che, attraverso il modello di misurazione dell’impatto, risulta aver prodotto benefici per un totale di oltre 372.000 euro, ovvero 6,2 volte l’importo erogato.
In particolare, la donazione ha portato benefici su tre livelli. Il primo è quello legato al benessere
personale dei ricercatori. Secondo una ricerca condotta dall’Associazione Dottorandi dell’Università di Padova, il 25% dei ricercatori attivi in Italia soffre di ansia per motivazioni di natura economica. Il sostegno finanziario erogato dalla Banca ha dunque attenuato questo livello d’ansia e avvicinato il compenso dei ricercatori alle best practice europee che vedono borse di studio mediamente superiori del 30% rispetto a quelle erogate in Italia.
Il secondo livello di intervento della donazione lavora invece sul capitale sociale del Paese.
Secondo un sondaggio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale 1 , sarebbero oltre 33.000 i ricercatori italiani impegnati all’estero: sostenere la ricerca nel nostro Paese aiuta a contrastare il fenomeno della fuga dei cervelli.
Il terzo livello di sostegno su cui l’intervento ha prodotto effetti è relativo allo sviluppo di nuovi filoni di ricerca, resi possibili sia dalla strumentazione sia dai risultati ottenuti dai due progetti finanziati: questi ultimi si sono sostanziati in 16 pubblicazioni complessive (dato 2022) e in 6/7 nuovi progetti che i ricercatori prevedono di sviluppare a partire dalle conclusioni cui sono giunti.