Assegno unico un po’ più sostanzioso. È questa la buona notizia che il 2024 porta in dote alle famiglie.
Da gennaio infatti gli accrediti mensili da parte dell’Inps alle famiglie con figli a carico fino ai 18 anni (21 nel caso in cui studino o stiano cercando lavoro o stiano svolgendo servizio civile/tirocinio) sarà rivalutato in base all’indice di aumento delle pensioni, pari al 5,4%. E, al contempo, le soglie di reddito Isee, utilizzate per calcolare l’assegno e le maggiorazioni, vengono modificate.
La misura a sostegno delle famiglie è entrata in vigore quasi due anni fa (marzo 2022) e ora prevede un ritocco all’insù: «Per chi non presenta l’Isee o ha il livello massimo si sale a 57 euro, mentre per chi ha Isee più bassi si arriva quasi a 200 euro», spiega il referente Acli precisando come sia sempre importante presentare l’Isee (indicatore della situazione economica equivalente) per ottenere l’importo adeguato e aggiornato alla situazione familiare. Anche perché proprio da quest’anno c’è stato un aggiornamento delle fasce, sulla base dell’inflazione: i nuclei con Isee superiore a 45.575 euro saranno nella fascia più alta, mentre la quota minima, applicata per Isee fino a 16.215 euro nel 2023, scatterà ora per Isee sotto i 17.090,61 euro.
«La misura dell’assegno unico sta funzionando e prevede cifre più alte rispetto a quanto una volta i genitori vedevano in termini di detrazioni in busta paga, soprattutto in presenza di più figli», commenta Cristian Rosteghin direttore del Caf Acli di Venezia oltre che vice presidente delle Acli del Veneto. Anche perché, essendo a erogazione diretta tramite bonifico, sono stati eliminati alcuni “trucchetti” talvolta messi in atto dai datori di lavoro: «È capitato in passato che non venissero calcolate correttamente le detrazioni, ma ora questo non è più possibile. L’assegno arriva direttamente sul conto del beneficiario, tramite l’Inps che, va detto, ha lavorato molto bene, gestendo una enorme mole di dati ed effettuando con puntualità i bonifici».
Chi già riceve l’assegno unico non deve fare nulla per continuare a riceverlo anche quest’anno, ma comunque deve presentare il nuovo Isee che ha valore annuale. «L’Isee è lo strumento che sempre di più viene utilizzato per ottenere agevolazioni di vario tipo, non solo per l’assegno unico. Per cui – sottolinea Rosteghin – è opportuno averlo sempre. Tanti bonus e agevolazioni sono legati all’Isee e il momento migliore per farlo è proprio questo, a inizio anno. Anche perché così, se ci sono state variazioni, si ottiene prima l’assegno aggiornato, compresi eventuali arretrati. L’Isee si può fare anche on line, ma la procedura è piuttosto complessa. Meglio rivolgersi ad un Caf».
Tra le novità di quest’anno, relativa all’Isee, c’è anche l’agevolazione che riguarda i possessori di titoli di Stato, che fino a 50mila euro non incidono sul calcolo della soglia Isee. «Questo agevola le famiglie che hanno destinato i loro risparmi ai titoli di Stato, rispetto ad esempio a chi invece ha liquidità in conto corrente».
Serena Spinazzi Lucchesi