Un simbolo tangibile della città che rinasce. Così il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro definisce il Salone Nautico, alla vigilia della sua apertura all’Arsenale: «Una ripartenza dalle proprie tradizioni che incarna un messaggio positivo soprattutto per tutti quei quei settori – sottolinea il primo cittadino – che sono stati duramente colpiti dalle ripercussioni della pandemia».
Sindaco, il Salone Nautico, insieme alla Biennale Architettura: saranno questi i due grandi eventi con cui la città di Venezia aprirà una nuova fase, lasciandosi alle spalle le dolorose chiusure dovute alla pandemia. Quale ruolo potrà giocare il Salone in particolare nella ripartenza e nel veicolare proposte attrattive per i visitatori e per gli operatori economici?
Venezia riparte. Dopo i mesi bui che abbiamo alle spalle, finalmente un raggio di speranza che da Venezia deve irradiarsi in tutto il mondo. Nell’anno in cui Venezia celebra i 1600 anni dalla Fondazione, abbiamo avuto il coraggio di credere nella ripartenza e di non fermare la macchina organizzativa. Ecco quindi come la Biennale e, ancor più, il Salone Nautico sono diventati simboli tangibili di una Città che rinasce. Una ripartenza dalle proprie tradizioni che incarna un messaggio positivo soprattutto per tutti quei quei settori che sono stati duramente colpiti dalle ripercussioni della pandemia. Già nel 2019 lo slogan pensato per la prima edizione del Salone Nautico rappresentava il nostro obiettivo. Con “l’arte navale torna a casa” si voleva lanciare un chiaro messaggio non solo agli operatori economici, ma soprattutto a tutto il popolo del mare. A Venezia, la culla di quella Repubblica Serenissima che influenzò il mondo intero, si è tornato a parlare di nautica. Venezia è tornata protagonista.
C’è molta attesa per conoscere le proposte più innovative, in termini di ecosostenibilità, del Salone Nautico. Innovazione e sostenibilità possono essere considerate tra gli elementi più distintivi del Salone veneziano?
Abbiamo appena parlato di una Venezia che ha voglia di tornare ad essere protagonista dopo decenni in cui si era preferito investire in “decrescita felice” piuttosto che in sviluppo e non si erano gettate basi solide per pensare ad una Città che fosse in grado di competere con un’economia sempre più globalizzata. Venezia è tornata a credere nelle sue potenzialità e, giorno dopo giorno, sta diventando la più antica città del futuro. Il Salone Nautico rientra a pieno titolo in questo percorso, tanto che non solo ha ottenuto la certificazione di “evento sostenibile” ma un’ampia area della mostra è stata denominata E-village e sarà dedicata all’ecosostenibilità. Tra le sue 220 barche di oltre 160 aziende vedremo quindi esposte anche quelle con propulsioni ibride, elettriche e innovative. Un Salone che dovrà essere al passo con l’innovazione ma soprattutto che sia veicolo di promozione di un nuovo modo di concepire la nautica, soprattutto quella del trasporto locale pubblico che a Venezia rappresenta un tassello fondamentale della vita cittadina.
Appuntamento quindi al 29 maggio?
Certo. L’invito è esteso a tutti: venite al Salone, lasciatevi rapire dalla magnificenza dell’Arsenale e dallo spettacolo di imbarcazioni esposte. Saranno giorni di mostre, eventi, dibattiti, ma soprattutto di festa durante i quali torneremo a sorridere assieme a tutti coloro che ci hanno creduto e si sono impegnati per realizzarlo. Rimarrete stupiti. E ricordate che chi tocca il mare, tocca il mondo. (GV)
Nel nuovo numero di Gente Veneta, in edicola da oggi, lo speciale di 16 pagine sul Salone Nautico