Allarme siccità: la risalita del cuneo salino rischia di mettere a repentaglio le coltivazioni di primavera ed estate. In alcune aree della nostra provincia i fiumi si svuotano d’acqua dolce e il mare può risalire fin dentro la pianura con danni gravi per le colture che si trovano in una fase delicata.
“L’emergenza è gravissima, non si ricorda una siccità di tale portata in questo periodo dell’anno – afferma Giulio Rocca, presidente di Confagricoltura Venezia. – Tutte le coltivazioni della provincia sono a rischio, ma una situazione particolare si sta verificando nell’area di Chioggia dove la risalita del cuneo salino può pregiudicare il trapianto e lo sviluppo di colture pregiate come il “Radicchio di Chioggia”.
Anche il territorio del comune di Chioggia infatti è colpito da una pesante siccità aggravata ulteriormente dalla risalita del cuneo salino. Si tratta di una caratteristica tipica delle aree litoranee dove sono presenti le foci di fiumi importanti.
“Di solito i nostri agricoltori possono usufruire dell’acqua che il consorzio di bonifica Delta Po attinge dai fiumi, in particolare il fiume Adige”, spiega Nazzareno Augusti, responsabile dell’Ufficio di zona di Chioggia di Confagricoltura Venezia. “Questi due fiumi normalmente portano acqua che arriva direttamente dalle zone di montagna. Quest’anno però i fiumi hanno un livello molto basso, in particolare l’Adige, si attesta su meno 4,40 metri, permettendo all’acqua del mare di risalire incontrastata la corrente del fiume rendendo così “salmastra” sia l’acqua dell’alveo e sia l’acqua delle falde sotterranee”.