Novecento chilometri a piedi, da Trieste ad Aosta, da percorrere in poco più di un mese, per ricordare all’opinione pubblica l’importanza fondamentale della donazione del sangue. Il viaggio cominciato il 14 giugno, dal capoluogo giuliano, da Maurizio Grandi, ha fatto tappa, oggi, sabato 19 giugno, a Venezia.
A portargli il saluto della città è stato, questa mattina, l’assessore comunale alla Coesione sociale, Simone Venturini. «E’ sicuramente un messaggio importante – ha ricordato Venturini – quello che Maurizio sta portando, in collaborazione con le varie sezioni dell’Avis dei territori che sta percorrendo. Qui in città il lavoro dell’Avis, anche in questi mesi di pandemia è stato davvero prezioso, non solo per garantire comunque un numero importante di donazioni, ma anche a sostegno dei cittadini più in difficoltà: un grazie di cuore per quanto avete fatto».
«Il sangue – ha ricordato Grandi – non si compera, né si fabbrica: siamo solo noi che possiamo donarlo, con un gesto di altruismo che ritengo tra i più importanti. Lo slogan di questa iniziativa ‘per una goccia in più’ ben sintetizza il mio obiettivo: se riuscirò a convincere anche una sola persona a donare, questi 900 km non saranno stati percorsi inutilmente».
Ad accogliere nel capoluogo lagunare Maurizio Grandi anche una nutrita rappresentanza dell’Avis: dal presidente regionale, Giorgio Brunello, a quello provinciale, Nevio Cappon Boscolo, da quello comunale di Venezia, Patricia Springolo, a quelli di Portogruaro, Signorino Ferlauto e di San Donà, Giovanni Laviola.