La scuola elementare e l’asilo delle Salesie non hanno bisogno dell’Open day per presentare la loro offerta formativa. Molte sono infatti le famiglie che grazie al passaparola positivo iscrivono i loro figli quando ancora sono in fasce. È la realtà delle Suore di San Francesco di Sales, presente a Venezia fin dal 1791, dove il Patriarca Francesco ha sostato nel pomeriggio di venerdì 22 in occasione della Visita pastorale.
Ha incontrato gli alunni e poi i genitori. Sono seguiti un momento di dialogo con le suore e la preghiera del vespro. Attualmente sono dieci le suore, di cui quattro impegnate nell’insegnamento. I bambini invece sono 170, di cui 110 alla primaria e 60 all’infanzia.
Un numero stabile. «Malgrado la denatalità e lo spopolamento, il numero degli alunni resta stabile, segno dell’apprezzamento del servizio offerto» conferma la superiora suor Vittorina Busnardo, sottolineando come rispetto ad altre scuole di Venezia che faticano a formare le classi, l’istituto non risenta della crisi. L’azione educativo-didattica dell’istituto, in particolare nella scuola di primo grado, si propone di condurre l’alunno verso una crescita che permetta di utilizzare conoscenze e capacità per il bene comune, in un clima sano e sereno.
Oltre al lavoro in classe molte sono le uscite didattiche e i laboratori proposti, ogni anno incentrati su un tema specifico. Molto si lavora per la crescita e l’orientamento dei bambini attraverso una giusta conoscenza ed accettazione di sé. Inoltre grande attenzione è posta alla relazione con gli altri, riconoscendo il valore della diversità. Importante anche l’inserimento nel mondo e nella storia, attraverso anche lo studio delle proprie radici, dove gli studenti vengono allenati a sviluppare un proprio pensiero critico.
Le origini nel 1740. La storia delle Salesie inizia nel 1740 a Ponte di Brenta grazie al sacerdote padovano don Domenico Leonati che sentì l’urgenza di rispondere alla povertà della gente e andare incontro alla condizione di degrado, ozio e ignoranza delle ragazzine della parrocchia.
Istituì così un conservatorio, come era chiamato all’epoca il collegio, per farsi carico della loro formazione. Nel 1751 don Domenico venne chiamato a Padova come confessore in Seminario e con lui si trasferì anche la comunità delle Vergini, che da quel momento si chiameranno Vergini Vanzo dal nome della contrada in cui andarono a stare.
È con la fine del XIX secolo che la congregazione di suore fu fondata ufficialmente e per volontà del sacerdote si affidò al carisma di San Francesco di Sales. Le suore vennero a Venezia nel 1791 in località Ponte del Ravano con lo scopo di educare e formare ragazze povere.
Da lì si trasferirono nel 1908 agli Albrizzi dove, oltre alla scuola di lavoro, aprirono anche un asilo. Nel 1910 infine si spostarono al Ponte Storto, luogo dove tuttora risiedono, continuando la missione educativa nell’asilo e nel doposcuola, istituendo infine nel 1939 anche la scuola elementare. «Un compito che continua ancora oggi: i genitori ci affidano i loro figli con grande fiducia» conclude suor Vittorina.
Francesca Catalano