Il 23% del sangue dell’Avis della provincia di Venezia proviene da un donatore under 35 e tra i donatori attivi in questo momento 488 (il 3%) sono cittadini stranieri (di cui 83 romeni, 82 moldavi, 42 svizzeri, 38 marocchini, 36 ucraini e 34 albanesi).
Sta cambiando lentamente la “fotografia” dei donatori di sangue Avis della provincia, con il mutare della società. «Come abbiamo visto in queste settimane i giovani e i cittadini stranieri stanno diventando più consapevoli dell’urgenza della loro partecipazione alla vita civile – dice Tito Livio Peressutti – con forze come queste in campo si va lontano».
Con l’arrivo della primavera Avis fa l’inventario delle forze in campo. I donatori della provincia sono per il 23% under 35 (4088), per un uguale 23% tra i 36 e i 45 anni (4088), per il 32% tra i 46 e i 55 anni (5687) per il 19% tra 56 e 65 anni (3431) e per il 2,4% oltre i 65 anni (420).
Rimane invece invariato il rapporto donne-uomini. Per ogni donna socia e donatrice Avis ci sono 2 donatori uomini ma la media delle donazioni annue, conteggiata proprio nel mese di marzo, il mese dedicato alle donne, mostra un maggior impegno e una maggiore continuità da parte delle donatrici. Se la media è di 1,1 donazione annua su 2 possibili per le donne (9337 donazioni per 8940 donatrici) la media per gli uomini si ferma a 1,7 donazioni annue nonostante siano 4 quelle possibili (30.005 per 17.200 donatori). A questo si aggiungono 2299 donatrici di plasma e 2919 donatori. «Per le donne la possibilità di donare è più contenuta – spiega Peressutti – ma da parte loro c’è un grande impegno. Chiediamo a tutte di continuare così».
Ne è un esempio Gianna Bevilacqua che il 13 marzo è arrivata a 122 donazioni. «Ci piace pensare – conclude Peressutti – che il ramo di mimosa che le abbiamo regalato, con tutti i suoi fiori, rappresenti ognuna delle 122 persone che ha aiutato».