Quello di ieri, nel carcere femminile della Giudecca, è stato un pomeriggio di festa in occasione dell’8 marzo, giornata internazionale della donna. Anche quest’anno – il ventesimo – l’associazione di volontariato penitenziario “Il Granello di Senape”, in collaborazione con “Fondamenta delle Convertite”, le cooperative sociali “Il Cerchio” e “Rio Terà dei Pensieri” e con il sostegno di Coop Alleanza 3.0 che ha offerto una rosa alle detenute presenti, ha dato vita ad un evento conviviale a cui hanno preso parte anche molti ospiti, amici e amiche che apprezzano le attività del carcere veneziano.
«E’ bello vedervi in tanti anche quest’anno. Può sembrare scontato – il commento della direttrice dell’istituto penitenziario, Antonella Reale – celebrare l’8 marzo, ma non lo è: assume grande importanza per tutte le donne, sia per quelle nostre ospiti che per quelle della città». E riferendosi all’ultima ispezione avvenuta alla Giudecca in seguito alla morte dell’agente penitenziario “Sissi”, ha sottolineato come gli ultimi tempi, per il carcere, non siano stati molto sereni. «Credo che in questo momento la parola serenità sia molto importante e confidiamo di ritrovarla presto, in vista della primavera». «Questa mattina ho fatto visita alla struttura, che funziona e che va difesa», le parole dell’on. Nicola Pellicani, che ha sottolineato come l’associazionismo molto attivo abbia consentito di fare della Giudecca una realtà pilota, in Italia, per ciò che riguarda le attività lavorative (basti pensare ai prodotti dell’orto venduti all’esterno del carcere ogni settimana) e i laboratori. E se da un lato è per lui importante che lo Stato si interroghi sul percorso formativo dei bambini che vivono nell’Icam con le loro mamme, dall’altro c’è bisogno di un intervento dal punto di vista infrastrutturale del carcere. «Quella della Giudecca è una struttura positiva, grazie anche al contributo delle associazioni. Un carcere che funziona – ha dichiarato l’assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini – significa avere una seconda chance». Presente anche il presidente della Municipalità, Giovanni Andrea Martini, che si è detto commosso per l’esperienza vissuta.
L’animazione del pomeriggio è stata affidata all’attrice Michela Mocchiutti, esibitasi in un ironico monologo dedicato al rapporto uomo-donna, e alla musica del bluesman veneziano Mattia Balboni, il tutto accompagnato da dolci (e non solo) offerti dall’Antica Drogheria Caberlotto. «Quella dell’8 marzo è una giornata in cui bisogna fermarsi e riflettere. È bello perché oggi, insieme alle ospiti del carcere, ci sono anche molte donne della città», le parole di Maria Voltolina, presidente del “Granello”, ricordando come spesso le detenute siano vittime della loro stessa violenza. E proprio loro, per l’occasione, si sono fatte belle preparandosi al meglio.
Marta Gasparon