Dal titolo “May you live in interesting times” la 58a Esposizione Internazionale d’Arte aprirà le porte al pubblico di tutto il mondo dall’11 maggio al 24 novembre 2019. A cura di Ralph Rugoff e organizzata dalla Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta, 90 saranno le partecipazioni nazionali e 79 gli artisti invitati. E tra loro – ha tenuto a sottolineare Baratta – ben 42 donne. Sono inoltre 4 i paesi presenti per la prima volta – Algeria, Ghana, Madagascar e Pakistan – e 21 gli eventi collaterali organizzati in numerose sedi della città lagunare. «Sono trascorsi 20 anni dalla presentazione, in queste stesse stanze, della mia prima Mostra», ha detto il presidente nel corso della presentazione di ieri mattina, ricordando la riforma della Biennale del 1998. «In questi anni ci siamo spesso interrogati sul ruolo della Biennale e sulle sfide che deve affrontare e in tempi di grandi cambiamenti è parso necessario a tutti essere attenti all’evoluzione del mondo e del mondo dell’arte. Insomma, cerchiamo di essere sensibili allo spirito del tempo ma fermi su alcuni punti: siamo innanzitutto una Mostra Internazionale nella quale numerose mostre promosse dei paesi partecipanti dialogano in rapporto dialettico le une con le altre. Mostra che a sua volta deve essere aperta e senza confini di sorta».
Da una parte, dunque, l’obiettivo di offrire agli artisti un luogo di dialogo libero, dall’altra offrire ai visitatori un incontro con l’arte profondo e intenso. E proprio questi ultimi – più della metà hanno meno di 26 anni – sono aumentati nel tempo, diventando così lo sponsor principale dell’evento. «“May you live in interesting times” includerà opere d’arte che riflettono sugli aspetti precari della nostra esistenza, fra i quali le molte minacce alle tradizioni fondanti, alle istituzioni e alle relazioni dell’ordine “postbellico”. Gli artisti metteranno in discussione le categorie di pensiero esistenti e ci apriranno ad una nuova lettura di oggetti e immagini, gesti e situazioni», ha spiegato Rugoff, chiarendo come la Biennale Arte aspiri a questo: far aprire gli occhi delle persone a modi inesplorati di essere al mondo, cambiando così la visione di quel mondo. E se il Padiglione Italia sarà a cura di Milovan Farronato e alle Tese delle Vergini all’Arsenale, fra i due progetti speciali ne è previsto uno anche a Mestre, a Forte Marghera. All’interno della cosiddetta Polveriera austriaca saranno ospitate quest’anno le opere dell’artista Ludovica Carbotta.(per info e prevendita biglietti www.labiennale.org)
Marta Gasparon