Oney Tapia, argento alla Paralimpiadi di Rio 2016 nel lancio del disco per non-vedenti, Federica Maspero, argento Mondiale sui 400 metri categoria amputazione e Adriano Panatta, uno dei più grandi tennisti italiani di sempre.
Sono i tre protagonisti di “Campioni di vita”, l’iniziativa promossa da Eni insieme ad AP Communication per sensibilizzare i più giovani ai valori educativi dello sport. L’evento si è tenuto stamattina al Teatro Toniolo di Mestre, dinanzi a 360 studenti delle scuole superiori, che hanno potuto ascoltare, confrontarsi e dialogare.
“L’obiettivo – ha sottolineato Panatta – non è fare una lezione di vita ai ragazzi, ma trasmettere loro, attraverso le testimonianze di atleti straordinari che la vita ha messo alla prova più di altri, valori come la forza di volontà e la determinazione. Ogni atleta deve avere delle qualità per emergere, ma atleti come Oney e Federica ne hanno dovute dimostrare almeno il doppio”.
“La vita – ha sottolineato Tapia – non regala nulla a nessuno. Le sorprese sono dietro l’angolo e bisogna essere pronti ad affrontarle, ad agire. Per raggiungere un obiettivo bisogna sacrificarsi, impegnarsi, mettersi in gioco”. Nel video che racconta la sua storia, dall’incidente del 2011 in cui ha perso la vista dopo essere stato colpito alla testa da un grosso ramo, alle vittorie sportive, si leggono queste parole dell’atleta di origine cubana: “Prima vedevo ed ero cieco, ora sono cieco e ci vedo. Diventare cieco è stata la mia rinascita”.
Federica Maspero di mestiere fa l’oncologa. Nel 2002, il giorno del suo 24° compleanno, è stata colpita da una meningite fulminante e ha subito l’amputazione delle gambe e delle dita delle mani tranne i pollici. “Se vuoi realizzare i tuoi sogni – ha dichiarato l’atleta lombarda – devi crederci al cento per cento, prima con la testa che con il fisico. Solo così potrai raggiungerai i tuoi obiettivi”.
“Da sempre – ha concluso l’assessore comunale alle Politiche giovanili, Simone Venturini – il sindaco Brugnaro sostiene che prima di essere campioni nello sport bisogna essere campioni nella vita. Grazie a questi straordinari atleti per il loro esempio e per il messaggio che portano, soprattutto ai giovani: è con il sacrificio, l’impegno, la costanza che si possono raggiungere grandi risultati”.