La prossima Gmg è alle porte: è vicinissima per il calendario visto che si terrà dal 21 al 28 gennaio, non certo per la geografia, essendo collocata dall’altra parte del mondo, Panama. Una trasferta impegnativa, per costi e stagione, dal momento che solitamente la Giornata Mondiale della Gioventù si tiene nel periodo estivo e questo consente una maggiore partecipazione dai paesi del nostro emisfero. Stavolta è tutto “capovolto” e così anche da Venezia, così come dall’Italia non sono tanti gli iscritti. In questo caso la nostra diocesi conta su appena due iscritte. Un numero talmente esiguo che per questo le due ragazze si aggregheranno a un gruppo di Padova, per un totale di circa quaranta ragazzi. Le due veneziane sono Marina Maurizio e Claudia Brunelli.
Marina Maurizio è anagraficamente della parrocchia del Sacro Cuore di Mestre, ma studi e scelte di vita la tengono normalmente lontana da casa. La sua partecipazione alla vita della comunità è legata ancora alla presenza dei frati, quando ha vissuto diversi Grest. Non è la prima Gmg che affronta: è stata anche a Rio, nel 2013. Quando ha saputo che si sarebbe tenuta lì, aveva 17 anni e nessun dubbio di voler esserci: «Sono state tre settimane fantastiche che mi hanno cambiato la vita. Da lì ho imparato a sorridere», racconta a GV alla vigilia della partenza. Ora ha 24 anni, una laurea in biologia molecolare a Padova. Ha poi fatto uno stage in Svizzera. Ed è in attesa di cominciare il dottorato di ricerca. Viaggia molto: «Sono stati i miei genitori a trasmettermi la passione per i viaggi». Una volta di più mostra di avere avuto le idee chiare: «La mia seconda Gmg doveva essere ancora fuori dell’Europa. E così sarà infatti. Mi rendo conto che il mondo è davvero enorme… Sento anche adesso una fortissima emozione».
Claudia Brunelli è solo di poco più giovane. Anche lei di Mestre. Ha 23 anni ed è della parrocchia dei SS. Gervasio e Protasio, (Carpenedo), dove segue in particolare l’attività del doposcuola, oltre a impegni più saltuari, come sagre o feste patronali. Studia Economia e commercio a Venezia. Non ha mai fatto viaggi extra-continentali; ma vuole dare continuità alla sua prima esperienza mondiale dei giovani, quella di Cracovia nel 2016: «Qui ho vissuto un incontro molto forte con il Signore e con una dimensione mondiale di Chiesa». Alla domanda se abbia qualche aspettativa sul prossimo evento, la risposta è pronta: «Mi aspetto… di essere sorpresa.Vado a scartare un regalo». Il suo messaggio è che ci sono tanti giovani ricchi di doni utili per la Chiesa e la società: «Purtroppo questa occasione è passata troppo sotto silenzio: era un’opportunità su cui investire di più e con più passione». Marina e Claudia rimarranno a Panama anche la settimana dopo, insieme alla loro comitiva. Si sposteranno in un’altra città, presso un collegio, con ragazzi francesi e colombiani, per dar corpo a un’esperienza di gemellaggio sul posto.
Giovanni Carnio