Sito nuovo di zecca. Laboratorio per la gestione della disabilità. E formula take away, capace di plasmarsi alle esigenze di ogni parrocchia. Ecco svelate le novità dell’edizione 2017 del Grest diocesano, in presentazione ufficale la sera di giovedì 6 aprile, alle 20:30, al teatro Aurora di Marghera.
Countdown il nome scelto questo giro, un Grest rinnovato secondo la ricetta ideata dalla Pastorale giovanile della Diocesi insieme all’associazione Noi Venezia. “Capaci di mettere in rete i doni del Signore”, uno dei motti di quest’anno, è già attivo negli spunti presenti nel neonato sito web www.happyhope.it, dal quale scaricare libretti, canzoni, videotutorial, disegni da colorare, nuovi balli in italiano, inglese e spagnolo, laboratori, attività, materiali, sceneggiature. Qui è fruibile, in continuo aggiornamento, tutto il succo organizzativo del Grest.
Insomma, quello del 2017 è un vero pacchetto Grest all inclusive. «Quest’anno formiamo – spiega don Fabio Mattiuzzi, responsabile della pastorale dei ragazzi e da diversi anni mente dell’iniziativa – la sceneggiatura per chi decide di farlo in quattro settimane. Ma anche una versione condensata per le parrocchie che decidono di articolarlo solo in due settimane».
Ma non basta: «Abbiamo anche preparato due puntate aggiuntive per chi opta per la versione Grest allungata. Sentiamo sempre più l’esigenza da parte delle parrocchie di un prodotto pronto all’uso. Ma siamo anche consapevoli che non esista Grest migliore di quello calibrato sul proprio specifico gruppo di bambini».
Ogni parrocchia è allora chiamata a metterci del suo, concentrandosi sull’obiettivo scelto per quest’anno: un’attualizzazione dell’Evangelii Gaudium a misura di bambino. «Se il bimbo capisce che è nei pensieri di Dio e che Dio l’ha voluto per fare cose grandi – spiega don Mattiuzzi – ha già raggiunto il risultato del Grest. Vogliamo far sì che i ragazzi possano gioire della gioia del Signore. Vogliamo renderli consapevoli che Dio in loro sta ancora scrivendo storie di salvezza. Che la storia di salvezza continua, ora, nelle loro vite».
Per questo la storia del Grest 2017 racconta di un ragazzo che, crescendo, «si rende consapevole del suo ruolo, e lo accetta. E i nostri ragazzi possono farlo vivendo tutti i momenti al meglio. Non servono grandi imprese, basta vivere cercando la gioia in famiglia e con gli amici. Condividendo tutto quello che si ha».
Condivisione e inclusione diventano allora gli imperativi del Grest diocesano 2017, che prendono vita con il nuovo laboratorio per animatori sulla gestione della disabilità. «Sarà presente durante la formazione del 20 e 21 aprile. Qui si approfondiranno tematiche e laboratori metodologici. Abbiamo appena raggiunto un’intesa con il Comune, che si occuperà di questa specifica formazione attraverso le sue cooperative».
La formazione, sintonizzata sul tema della gratuità, darà in prima battuta dei suggerimenti di gestione di gruppo e di avvio di confronti costruttivi, poi approfondirà le attività, declinate in base al tema scelto, e infine consiglierà la visione di alcuni film agli animatori. A un passo dalla partenza, il raduno mestrino del Grest, il prossimo 21 giugno. La previsione, anche quest’anno, è quella di superare il migliaio di ragazzi presenti.
Giulia Busetto