Non manca molto: nell’estate 2019 – prevede il direttore generale di Avm, Giovanni Seno – al Lido si sentirà un sibilo in strada, e non più un rombo, al passaggio del bus Actv. Verrà infatti testato il primo autobus elettrico.
Sarà l’apripista della rivoluzione green: «Tra maggio e settembre 2020 – prosegue Seno – contiamo di iniziare con l’esercizio completo dei mezzi elettrici».
Il Lido di Venezia sarà anche il primo “quartiere” urbano a disporre di un trasporto pubblico totalmente ed esclusivamente elettrico: «Altre città hanno fatto sperimentazioni sull’elettrico, ma con linee singole minori e di supporto a quelle principali. Ma nessuna città italiana ha realizzato un servizio completo ed esclusivo per un’area vasta di territorio che, nel caso nostro, va da San Nicolò a Pellestrina».
Il progetto costa circa 28 milioni di euro, di cui 7 in infrastrutture, 18 in autobus e 3 in sistemi di ricarica. L’intero parco vetture verrà sostituito e entreranno in servizio 30 autoveicoli a motore elettrico.
Per avviare il tutto occorre un certo tempo perché si tratta di mettere a regime un sistema intero, non solo di comprare una trentina di mezzi. L’iter procedurale è comunque avviato e un passaggio importante sarà la gara d’appalto, che comprende anche la fornitura di un sistema di ricarica comprensivo di tutti gli apparati elettrici.
Poi servirà un anno per la costruzione e la consegna dei veicoli. In Europa ci sono cinque-sei aziende con competenze e capacità adeguate: la partita sarà fra queste.
Difficile invece, secondo Giovanni Seno, che l’esperienza che si sta per avviare al Lido possa essere estesa in terraferma: «Queste cose sono molto belle se sono totalizzanti. Il green Lido ha un senso perché tutti i bus saranno elettrici. Ma se a Mestre faccio circolare insieme autobus a gasolio, metano e elettrici, i vantaggi rischiano di diventare inferiori agli svantaggi».