Si concluderà con “…ma Dio tace”, una rappresentazione teatrale interpretata da famiglie adottive. È il percorso sulla spiritualità dell’accoglienza promosso dalla Pastorale familiare della diocesi di Venezia.
Un’esperienza innovativa, per la prima volta realizzata in diocesi di Venezia, che si articolerà in quattro tappe (1° dicembre, 27 gennaio, 2 marzo e 7 aprile), al Centro Urbani di Zelarino.
«Da quattro anni – spiega uno dei promotori, Massimo Cecchetti – facciamo il rito della benedizione delle adozioni dei figli adottati; lo faremo anche l’anno prossimo, in febbraio, in coincidenza con la Giornata della vita. Ma volevamo fare qualcosa di più, per approfondire la spiritualità che sta dietro all’esperienza di accoglienza.
Nell’incontro con i nostri figli adottati noi, genitori adottivi, abbiamo incontrato il mistero dell’abbandono e, in parallelo, l’esperienza di Cristo abbandonato che però, in forza del gratuito e totale dono di sé, risorge».
Da ciò l’idea degli incontri, ciascuno dei quali sarà introdotto da don Pierpaolo Dal Corso, direttore dell’Ufficio per la Pastorale familiare del Patriarcato.
«Il capire che anche Lui sulla croce si è sentito abbandonato – sottolinea la testimonianza di una famiglia, riportata nel dépliant di presentazione del percorso – è stata una ulteriore conferma di quanto fosse “umano” come noi e di quanto la sua sofferenza rispecchi quella di tutti i bambini lasciati soli nel mondo. “Chi accoglie uno di questi bambini in nome mio, accoglie me”: mai abbiamo sentito più vive e forti dentro di noi queste parole, che sono diventate la nostra guida».
Appuntamento, quindi, per chiunque sia interessato, a sabato 1° dicembre, alle ore 16, al Centro Urbani di Zelarino.
Giorgio Malavasi