Il prossimo pellegrinaggio dei giovani alla Salute sarà segnato da un evento straordinario. La Basilica dedicata a Maria sarà illuminata di rosso. E con lei anche altri edifici storici della città: il ponte di Rialto, palazzo Contarini (scala del Bovolo), Ca’ Pesaro, Ca’ Rezzonico, Ca’ Farsetti e Ca’ Loredan. In contemporanea, anche la torre civica di Mestre e la Vez (la biblioteca civica di Villa Erizzo) si vestiranno di questa livrea color sangue.
Don Francesco Marchesi, coordinatore della pastorale giovanile, così illustra l’iniziativa: «vogliamo che le persone che vivono e visitano questa città si domandino: “ma cosa succede?”».
L’evento è promosso dalla diocesi insieme ad Acs Italia, fondazione pontificia che si occupa di soccorrere i cristiani in difficoltà, che estende tuttavia il suo sostegno anche ad altre minoranze religiose ed etniche.
In questi giorni la vicenda di Asia Bibi è rimbalzata su tutti i quotidiani: come lei molte altre donne e molti altri uomini soffrono perché privati della libertà religiosa. Purtroppo questo dramma non sempre gode di copertura mediatica. Per questo l’evento sarà una grande provocazione all’opinione pubblica: si vogliono “accendere i riflettori” sulle persecuzioni ai cristiani nel mondo.
La fede nelle persecuzioni domanda la virtù della fortezza: per questo il tema del pellegrinaggio dei giovani di quest’anno sarà “Maria, donna forte nella fede”.
Il ritrovo è previsto in piazza San Marco alle ore 18.15. Dalla piazza la processione, guidata dal Patriarca, giungerà alla Salute, passando per il tradizionale ponte votivo.
La meditazione sarà offerta da un ospite, Mons. Botros Fahim Awad Hanna, vescovo copto cattolico della diocesi di Mynia in Egitto. Questa diocesi è balzata all’attenzione della cronaca per il recente attentato mortale a dei fedeli che si stavano recando ad un battesimo. Mons. Hanna, proprio perché proviene da una realtà di sofferenze e persecuzione, condividerà una testimonianza sulla fortezza nella vita di fede. Saranno presenti anche i giovani della comunità copta ortodossa di Campalto, che offriranno un loro canto mariano tradizionale.
Il pellegrinaggio di quest’anno è esteso anche alle famiglie e a tutti coloro che sentono come importante il tema della libertà religiosa.
Tutti i partecipanti sono invitati dalla pastorale giovanile ad indossare qualcosa di rosso: una sciarpa, un fazzolettone, un cappello, una fascia al braccio, purché sia visibile. Lo scopo è testimoniare la solidarietà ai cristiani e a tutte le minoranze religiose colpite nel mondo dall’intolleranza e dal fanatismo.
Marco Zane