«La Chiesa accoglie con gioia il Vostro proposito. Dio che ha iniziato in voi la sua opera, la porti a compimento». Il Patriarca rivolgerà queste parole ai seminaristi Lorenzo e Matteo, domenica 11 novembre, nella Basilica della Salute. Saranno infatti ammessi tra i candidati all’ordine sacro.
È una tappa significativa, anche se non definitiva, nel cammino di formazione dei seminaristi: è una prima conferma dei segni evidenti della vocazione. Nella nostra diocesi questo momento è caratterizzato anche da un impegno che manifesti la serietà nella preparazione al ministero: indosseranno l’abito sacerdotale. Vestirsi da preti non è come indossare un’uniforme, ma è segno della volontà di conformarsi a Cristo per vivere sempre il ministero al Popolo di Dio. È l’abito del servizio.
Lorenzo Manzoni, di ventidue anni, è originario della parrocchia della Beata Vergine di Lourdes di Mestre. Ha prestato servizio alla Gazzera ed ora collabora con don Fabrizio per la pastorale vocazionale. È entrato in seminario subito dopo la maturità, conseguita presso il liceo classico “Franchetti” di Mestre, dove è stato anche rappresentante di istituto. Ha un passato scoutistico nel Cengei.
Matteo Gabrieli, di trent’anni, originario di Scorzè e cresciuto a Sacca Fisola, è stato studente del Seminario Minore; successivamente si è dedicato a diverse attività lavorative a Venezia, per poi riprendere il cammino vocazionale. Ha prestato servizio nelle parrocchie di Sant’Ignazio e Malamocco del Lido di Venezia. Dallo scorso anno è presente a Dorsoduro nelle comunità di San Nicolò dei Mendicoli e dell’Angelo Raffaele.
Attualmente Lorenzo e Matteo studiano teologia, insieme agli altri seminaristi, presso lo Studio Teologico interprovinciale dei frati cappuccini alla Giudecca.
Marco Zane