Una Chiesa giovane, fragile, in crescita. Un Paese, il Bangladesh, con sperequazioni enormi, che suscitano rabbia e desiderio di portare maggiore equità. Un’esperienza che dà molto a chi la vive da missionario.
Sono alcune delle osservazioni di fondo che padre Fabrizio Calegari, 54 anni, con un’esperienza di vent’anni (1996-2016) in Bangladesh, ha portato lunedì 8 ottobre ai seminaristi del Seminario patriarcale.
In Bangladesh il Pime è presente dal 1855. Ha scelto di portare il Vangelo alle popolazioni tribali, provenienti dall’animismo, talmente “declassate” che i musulmani neppure tentano di convertirle.
Padre Calegari, che ancora per due anni rimarrà in Italia con il ruolo di animatore missionario, racconta la storia della sua vocazione, comunque precoce. Poi la sofferenza della partenza: lo strappo dagli affetti, che ti fanno sentire vivo, per andare dove nessuno ti aspetta. All’improvviso vengono alla mente parole del Vangelo: “Va’, prendi il largo”…
(Con la collaborazione di Giovanni Carnio – Un più ampio articolo nel nuovo numero di Gente veneta, in distribuzione da giovedì 11 ottobre)