No del Tar del Veneto. Il quinto referendum per la separazione di Mestre da Venezia non si farà. Perlomeno, non lo si farà il 30 settembre.
La sentenza, appena resa nota, dà ragione al ricorso presentato dalla Città metropolitana di Venezia. Non congrua, secondo i giudici del Tar, l’applicazione della legge regionale 25; andava invece utilizzata la legge costitutiva della Città metropolitana.
Secondo i giudici del Tar, inoltre, il quesito referendario «è privo dei caratteri di chiarezza, semplicità, completezza ed univocità, poiché esso non consente di comprendere che cosa siano i due nuovi Comuni che nascerebbero nell’ipotesi di approvazione del progetto di legge. In particolare, non consente assolutamente di comprendere se i due Comuni che nascerebbero dalla scissione siano l’uno (Venezia) costituito dal solo nucleo storico della città, a livello esclusivamente insulare, e l’altro (Mestre) dalla porzione del territorio del preesistente Comune di Venezia ubicata sulla terraferma».