«Mamma come nascono i bambini?» Risposta secca, niente imbarazzi, con parole semplici e realistiche. La ricetta di Elena Ramilli sulla sessualità spiegata ai bambini manda definitivamente in pensione la cicogna.
«Come rispondere? Possibilmente subito – spiega la ginecologa mestrina, medico di riferimento per il consultorio Santa Maria Mater Domini – senza imbarazzi, con poche parole, semplici, chiamando le cose coi loro nomi, ma soprattutto è importante che tutto sia “condito” dall’affetto. Le risposte dovranno essere adatte all’età; quindi consiglio di dire le cose un po’ alla volta, di parlarne spesso aggiungendo ogni volta dei particolari. Gli esperti sostengono di non raccontare le favole (basta con la cicogna): i bambini spesso sanno già le cose prima di chiedercele e per questo è necessario essere reali per non perdere la loro fiducia».
Se il bimbo non fa domande? E se il figlio non fa domande perché riservato? «Va incuriosito poco alla volta». Sono sempre nuove le domande che i genitori mestrini rivolgono alla ginecologa cattolica, da anni impegnata nella formazione alla sessualità di ragazzi, fidanzati e genitori. Ultimo esperimento l’incontro di domenica 5 marzo, con mamme e papà della parrocchia di Altobello, per il secondo appuntamento dedicato alla comunicazione genitoriale della sessualità.
Le domande insidiose dei piccoli. «I figli cominciano a fare delle domande sin da piccoli, ma non dimentichiamoci che sono degli ottimi osservatori: osservano i comportamenti dei genitori che costituiscono un linguaggio non verbale che comincia dalla nascita» sostiene l’esperta. «Le domande più frequenti, a 4 anni, sono sul perché della diversità degli organi genitali tra maschi e femmine, sull’origine della loro vita, sul dov’erano prima di nascere e sul come hanno fatto ad uscire dal pancione della mamma. A sei, otto anni vogliono sapere invece come sono entrati nella pancia».
«Sei nato perché papà e mamma si amano e dormono vicini». Alla nota dolente che temono tutti i genitori, basterà rispondere «semplicemente, dicendo che questo accade quando la mamma ed il papà si amano e dormono insieme vicini. In un secondo momento si spiegherà che “il semino ha fecondato l’ovetto”, dando inizio così alla sua vita tanto attesa e desiderata».
Giulia Busetto