La famiglia resta il punto di riferimento più solido per la vita delle persone. E’ questo il dato principale che emerge da un’indagine promossa dal vicariato di Jesolo e Cavallino Treporti e sostenuta dalle Amministrazioni comunali di Jesolo e Cavallino-Treporti.
Obiettivo del progetto era delineare un quadro conoscitivo delle trasformazioni demografiche e sociali delle famiglie, individuare i fattori di disagio ed i bisogni, conoscere i modi in cui vengono affrontati i problemi e i valori di riferimento a cui si guarda. I risultati dell’indagine, realizzata nei mesi scorsi dalla società QuestLab srl di Mestre, sono stati consegnati nei giorni scorsi al Vicariato e alle due Amministrazioni comunali.
Il questionario somministrato ad un campione di famiglie dei due Comuni era suddiviso in quattro sezioni che riguardavano le caratteristiche della famiglia, le esigenze e problematiche, le condizioni economiche e, infine, i valori e gli stili di vita. I dati raccolti sono moltissimi ed esigono una lettura approfondita ed articolata. Tuttavia durante l’incontro di presentazione sono stati messi in evidenza alcuni dati. Innanzitutto emerge la “tenuta” della famiglia che viene considerato ancora il primo punto di riferimento sia come valore sia come ancoraggio in caso di bisogno.
Le criticità. Appaiono però con netta evidenza anche due aree fortemente problematiche con le quali le famiglie devono fare i conti. La prima situazione di criticità è l’impoverimento dovuto alla insufficienza del reddito e all’emergenza dei figli disoccupati. Circa il 20% delle famiglie dichiara di non avere un reddito sufficiente. Tra le famiglie che hanno un reddito sufficiente il 45% dichiara però di non riuscire a risparmiare e quindi di essere in difficoltà in caso di imprevisti.
La seconda criticità è il carico di assistenza a bambini, portatori di handicap, anziani non autosufficienti o affetti da malattie croniche e degenerative. Qualche altro dato che è stato segnalato come elemento di criticità è la difficile conciliazione tra tempi di lavoro e tempi della famiglia, mentre la depressione e la solitudine sono le sofferenze più segnalate.
Per quanto riguarda i valori e gli stili di vita, vale la pena di segnalare che i più importanti sono la famiglia, l’amicizia e la fede. Il vicario don Alessandro Panzanato ha ringraziato i due assessori alle Politiche sociali presenti, l’assessore Giorgia Tagliapietra di Cavallino-Treporti e Roberto Rugolotto di Jesolo per la sensibilità che hanno dimostrato nel sostenere questa iniziativa promossa dal vicariato. E ha ricordato che l’esigenza di una conoscenza più approfondita della famiglia era sorta da tempo. «Era nata quando fu costituito dalle parrocchie un osservatorio per i giovani e le famiglie a seguito di un evento tragico che aveva avuto risonanza nazionale. Parrocchie, scuole, ed alcune associazioni avevano incominciato a trovarsi per interrogarsi e condividere percorsi».
La centralità della famiglia. «Ed è emersa la centralità della famiglia – ha continuato don Alessandro – nella formazione dei ragazzi, ma anche tutte le fragilità con le quali deve fare i conti. Perciò era necessario un approfondimento di conoscenza. Sono molto grato alle due amministrazioni per aver condiviso e sostenuto questo progetto. Siamo ora in grado di mettere molti dati di conoscenza a disposizione di tutti, famiglie, scuole, parrocchie, associazioni».
L’assessore Giorgia Tagliapietra ha espresso la convinzione che l’indagine sarà uno strumento particolarmente utile: «Questa indagine è una fonte preziosa per quanti sono impegnati nell’educazione e nella formazione dei giovani ed intendono farlo in maniera qualificata ed efficace». Da parte sua l’assessore alle Politiche sociali di Jesolo Roberto Rugolotto ha sottolineato che l’indagine consentirà una verifica delle Politiche sociali messe in atto fino ad oggi. «Noi – ha aggiunto – abbiamo messo al centro della nostra attività l’attenzione alle persone e il sostegno alle famiglie, perciò il progetto proposto dal Vicariato ha intercettato anche una nostra esigenza. Questo dimostra che la collaborazione tra soggetti che operano nel territorio è utile ed efficace».
Dopo un periodo di approfondimento e valutazione dei dati, è in programma, all’inizio dell’autunno, una discussione pubblica aperta a tutti coloro che operano nel campo delle politiche sociali, Enti Pubblici, scuole, parrocchie, associazioni.
Giampaolo Rossi