Si ispira alla Biennale Architettura la festa “Venezia, uno spazio da vivere assieme”, organizzata dall’Associazione Viviamo Venezia, di cui è presidente Corrado Claut, prevista da venerdì 25 a domenica 27 in campo dell’Angelo Raffaele in collaborazione con scuole, associazioni e con le parrocchie di San Nicolò dei Mendicoli, Angelo Raffaele, Carmini, San Trovaso e Gesuati. Quest’anno c’è inoltre da registrare la collaborazione con l’università di Glasgow che rappresenterà la Scozia alla Biennale d’Architettura in un evento a Ca’ Zenobio. «Il progetto presentato alla Biennale non riguarda solo le strutture abitate ma parlerà anche dei problemi di abitabilità dei territori e di aggregazione sociale, proprio per questo i responsabili hanno voluto mettersi in contatto con le realtà del territorio, tra cui patronati e sagre che in Scozia sono sempre meno presenti» spiega Corrado Claut, annunciando che gli scozzesi, oltre ad essere presenti con un loro stand, venerdì suoneranno la cornamusa e sabato parteciperanno ai giochi organizzati per i bambini dagli scout.
La festa avrà inizio venerdì 25 alle 19 con il concerto-ballo a cura di “Venezia balla” che proporrà, con fisarmoniche e strumenti particolari, balli tradizional-popolari. Nella giornata di sabato alle 16 apriranno gli stand del mercatino del volontariato e della solidarietà con le associazioni Aido, Usa e non getta, Scout e Casa Famiglia. Alla stessa ora inizierà l’esposizione di disegni degli alunni delle elementari, dal titolo “Archi, mascheroni, colonne e capitelli in giro per Venezia” basati sul tema dell’architettura, richiamandosi così alla Biennale. La premiazione dei disegni realizzati dalle scuole elementari San Giuseppe, Zambelli, Cavanis, Renier Michiel, Gozzi, Manzoni, Canal e Diaz si terrà alle 19.30.
Alle 17.30 inizieranno i giochi per bambini a cura degli scout Venezia 6, mentre alle 18 si parlerà delle prospettive di Venezia in un incontro tenuto da professori di architettura dello Iuav, con la presentazione di progetti su possibili evoluzioni per la città. Un incontro pubblico in cui ogni anno l’associazione cerca di approfondire temi di interesse sociale che possano dare spunti nuovi per pensare Venezia in un modo più vivibile. Sabato inoltre la scuola materna di quartiere Santa Teresa, in collaborazione con l’associazione Aido, presenterà il progetto “cittadinanza attiva”, volto a sensibilizzare i bambini sui temi dell’accoglienza e della solidarietà. Alle 20.30 la band “Fuoribordo”, gruppo veneziano eclettico, intratterrà il pubblico con musica afro-beat.
Domenica invece, alle 11, si terrà la S. messa celebrata in Campazzo S. Sebastiano, seguita alle 12.30 dall’apertura dello stand gastronomico. Alle 16 si continua con l’apertura degli stand mercatino del volontariato e solidarietà e l’esposizione dei disegni dei bambini. Alle 17 ci sarà uno spettacolo di marionette per bambini a cura della compagnia Sempre Pronti. Alle 19 inoltre si terrà un momento musicale a cura dell’associazione musicale “Ermanno Wolf-Ferrari” che coinvolgerà bambini e ragazzi. Ancora musica alla sera con il gruppo “Whiskey Facile”, che suonerà musica disco anni 70. Infine alle 22.30 la festa si concluderà con l’estrazione della lotteria. «Un’iniziativa resa possibile grazie ad una quarantina di volontari tra soci, amici e persone che ci hanno contattato tramite Facebook proponendosi per dare una mano» racconta il presidente dell’associazione. Tra questi anche la San Giacomo Benefica che collabora da anni a sostegno dell’iniziativa assicurando volontari, ma anche l’Azione Cattolica che aiuterà nella logistica insieme al gruppo anziani “La gondola” di Santa Marta che preparerà alcune leccornie tra cui le polpette al tonno. I piatti forti per cenare in allegria saranno prelibatezze quali baccalà alla vicentina e frittura, accompagnati da cicchetti e buon vino.
«Grande è anche l’apporto dato dai commercianti della zona che ci aiutano sostenendo lo stand gastronomico o dandoci i 20 premi per la lotteria» aggiunge Corrado Claut, spiegando che i fondi raccolti durante la festa saranno devoluti per la maggior parte a Casa Famiglia, ma anche ad alcune associazioni religiose veneziane bisognose di supporto.
Francesca Catalano