Un sogno di felicità più grande dei soldi di famiglia… È quello che rende inquieto e poi grande Francesco d’Assisi. Ed è lo spunto per pensare che don Nandino Capovilla e altri 35 veneziani (e non solo) stanno condividendo, per le vie della città umbra.
Sono partiti stamattina: è un pellegrinaggio cui partecipano persone in difficoltà, fragili e a volte senza dimora, ospitati dalla mensa-dormitorio della Caritas diocesana.
Cioè quella mensa Papa Francesco, a Marghera, che si richiama all’attuale Pontefice ma anche al grande esempio di San Francesco. Dopo il pellegrinaggio dei 2200 ragazzi delle medie, Venezia porta così un altro gruppo di pellegrini alla città del Poverello.
«Eccoci, Francesco», è il saluto di don Capovilla: «Siamo fratellini del dormitorio della nostra diocesi che porta il nome del nostro Papa, che a te si è ispirato. E noi, sulla scia dei migliaia di nostri ragazzi, abbiamo voluto raggiungere la città della santità che ci fa “gioire et exultare”!».