Sono 479 le segnalazioni di presunta irregolarità fatte in nove mesi. È il bilancio di GeoIds, il sistema Gps reso operativo dal Comune di Venezia con un obiettivo: stanare, grazie alle segnalazioni dei cittadini, chi fa il furbo con gli affitti turistici.
«I numeri – commenta l’assessore al Bilancio Michele Zuin – ci confermano che l’idea di farci segnalare dai cittadini le presunte irregolarità in tema di locazioni turistiche ha avuto un importante successo. Dall’8 giugno del 2017, giorno di avvio del sistema, il software di georeferenziazione delle strutture ricettive del Comune ha registrato 14.200 accessi con 479 segnalazioni. Questa grande attività ci ha permesso di capire come migliorare il servizio. E così, grazie alla collaborazione della società di gestione informatica partecipata dal Comune Venis Spa e sotto la direzione dell’ Ufficio Tributi Comunale, abbiamo deciso di aggiornare l’attuale struttura, basata sulla filosofia open data, con la riformulazione dei testi che descrivono le categorie delle strutture turistiche».
Una versione migliorata e più performante del prodotto verrà messa a disposizione degli utenti da martedì 27 marzo.
Grazie a questa versione aggiornata, reperibile sulla home page del sito www.comune.venezia.it nella sezione “servizi on line” alla voce “Geoimposta di Soggiorno”, è possibile visualizzare sulla mappa solo la categoria di strutture turistiche che interessa, selezionando il colore o la descrizione scelta, individuando, con esattezza e chiarezza, la densità dei puntini colorati sulla mappa per quella particolare tipologia di struttura ricettiva. Infine è stata potenziata anche la possibilità di estrarre liste di strutture per aree geografiche o amministrative con tutti i formati digitali più comuni.