Nei 100 giorni di attività del progetto “emergenza inverno” sono stati assegnati 3.561 posti letto a 181 diverse persone, a cui devono aggiungersi altre 86 persone direttamente seguite dall’Unità di strada, che ogni sera ha comunque svolto la sua tradizionale attività di sostegno, distribuendo circa 700 coperte, 8.000 merendine, 1.600 scaldamani e altrettanti scaldapiedi, 450 magliette intime, più altri generi alimentari e di conforto.
Sono alcuni dei dati finali dell’operazione “emergenza inverno 2017-18”, resi noti, a Villa Querini a Mestre, dall’assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini, durante una conferenza stampa cui hanno partecipato la dirigente del servizi per la Coesione sociale, Alessandra Vettori, la presidente e il direttore della Casa dell’Ospitalità, rispettivamente Paola Bonetti e Francesco Pilli, la presidente della Croce Rossa di Venezia, Francesca Battan, il funzionario di Co.Ge.S. Don Lorenzo Milani, Antonio Boschin e i rappresentanti delle associazioni facenti parte del Tavolo cittadino di coordinamento dei Servizi per le persone senza dimora.
“Quest’anno – ha sottolineato Venturini – ci sono state due importanti novità. Da un lato il rafforzamento dello ‘sportello lavoro’, che è entrato in contatto con circa un centinaio di ‘senza dimora’, riuscendo a far avere a 11 di loro dei contratti di lavoro a tempo determinato (mentre un’altra ventina sono in attesa di essere ingaggiati). Dall’altro il nuovo sistema di ‘booking recettivo’. Al precedente sistema, in cui le persone venivano raccolte ogni sera da un pulmino che passava alla stazione e portate al dormitorio, si è sostituito quello ‘a prenotazione’: i ‘senza dimora’ si presentano la mattina alla Casa dell’Ospitalità e prenotano un posto letto per la sera.” Questo sistema ha da un lato responsabilizzato queste persone, che spesso ad esempio si sono premurate di disdire la prenotazione in caso di un loro cambio di programma, e dall’altro di limitare gli arrivi ‘serali’ di senza dimora che solitamente vivono in altre città vicine.