Mira: in sette scuole su 18 è arrivata la fibra ottica. E il potenziamento della linea Adsl si completerà nel giro di poche settimane. Lo annuncia l’assessora alle Politiche educative, Elena Tessari, facendo il punto su un mese di interventi.
«Una delle necessità ravvisataci dalla Dirigenti Scolastiche fin dall’insediamento di questa amministrazione è stata quella di dotare la scuola di un idoneo sistema di navigazione in rete», spiega l’assessora.
«Innanzitutto – continua – questo era importante per poter rendere più agevole il lavoro dell’amministrazione all’interno delle scuole. In secondo luogo, ho considerato che dovesse essere valorizzato il lavoro svolto dalla Dirigenti Scolastiche in questi anni per cercare di dotare le loro scuole di strumenti informatici e tecnologici a servizio degli alunni, i quali non potevano farne pienamente uso proprio per la scarsa potenza delle linee internet. Da ultimo, ma di assoluta rilevanza, le novità per le prove Invalsi per il 2018, che per le classi terze della scuola secondaria di I grado si svolgeranno al computer in modalità on-line. Era fondamentale che ai nostri studenti fosse garantita la possibilità del loro svolgimento perché la partecipazione ad sarà per gli studenti requisito d’ammissione all’esame».
L’urgenza di intervenire per risolvere la questione era quanto mai sentita anche perché le suddette prove Invalsi per quest’anno scolastico non si svolgeranno più a maggio, bensì verso la metà di aprile.
Ad oggi, risultano potenziate 12 linee scolastiche su 18: in 7 casi si è riusciti ad attivare la fibra ottica, nei restanti si è optato per il massimo potenziamento dell’Adsl. Nelle prossime settimane, i lavori proseguiranno per potenziare anche le restanti 6 linee e sarà necessaria la collaborazione tra gli uffici comunali e l’azienda di telefonia incaricata.
«Investire nelle reti internet è fondamentale – aggiunge il sindaco Marco Dori – e devo dire che questo traguardo nasce anche dalla collaborazione con le nostre realtà scolastiche. A loro ho chiesto di indicarmi quale era la prima urgenza, e su quella siamo intervenuti».