La cappella, ovvero l’antica “ecclesiola”, sarà la protagonista nel giardino dell’isola di San Giorgio, a Venezia. Lo annuncia il card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio delle cultura e commissario del Padiglione della Santa Sede, che per la prima volta sarà presente, quest’anno, alla Biennale Architettura.
Promosso dal card. Ravasi stesso e curato da Francesco Dal Co e Micol Forti, il progetto è ispirato alla “Cappella del bosco” di Gunnar Asplund costruita nel 1920 nel cimitero di Stoccolma.
Dieci architetti di comprovata esperienza e diversa formazione proporranno e realizzeranno altrettante cappelle, indagando le possibilità offerte dai differenti materiali. Nella progettazione e realizzazione delle strutture sarà prestata particolare attenzione anche alla possibilità di riutilizzare le cappelle dopo l’esposizione, nella tutela e nel rispetto dello spazio naturale circostante.
Provenienti da Italia, Spagna, Portogallo, Gran Bretagna, USA, Australia, Brasile, Giappone, Cile/Serbia e Paraguay, gli architetti si confronteranno con una nuova tipologia edilizia: le cappelle, infatti, sono di solito identificate come parte di un più vasto spazio religioso e ambiente di culto, come una chiesa o cattedrale, mentre qui saranno isolate e collocate in un ambiente naturale e astratto – il bosco – metafora del peregrinare della vita.
L’evento sarà aperto al pubblico dal 26 maggio al 25 novembre, per tutta la durata della Biennale 2018, giunta alla 16ma edizione e intitolata “Freespace”.
Il card. Ravasi, presentando – in Sala Stampa vaticana – il progetto ormai prossimo all’inaugurazione, ha anche annunciato un altro evento a Venezia: in settembre, sempre a San Giorgio, si terrà un “Cortile dei Gentili”. Sarà un dialogo tra quattro architetti sul tema “Tra Babilonia e Gerusalemme”.