E’ dedicato al libro di Silvio Testa “La zaratina. La tragedia dell’esodo dalmata”, Marsilio Editori il prossimo incontro promosso dal Centro Cosulich, martedì 20 marzo, alle ore 18 (Campo Sant’Agnese, Dorsoduro 908).
Nel corso della presentazione del libro verranno ricordati aneddoti e immagini anche inediti, attraverso la conversazione tra l’autore, giornalista veneziano di origini dalmate, e lo storico Bruno Crevato-Selvaggi. Si parlerà di una delle pagine più dolorose della storia d’Italia ovvero l’esodo degli italiani (ventimila nella sola Zara), dalla Dalmazia, iniziato nel 1944, dopo l’arrivo delle truppe partigiane di Tito.
Sotto forma di racconto e saga familiare, nel romanzo vengono narrate le vicende tragiche che coinvolsero migliaia di persone (ventimila nella sola Zara), la cui unica colpa fu quella di essere italiane e di vivere in quella che, da secoli, era considerata la “perla veneziana”.
La zaratina, mamma dell’autore, è la protagonista testimone delle sofferenze, del coraggio, dell’amore di una intera comunità in cui la convivenza civile venne di colpo tragicamente cancellata. Com’è noto, dall’autunno del 1943 all’estate del 1944 si abbatterono, scatenando l’inferno, ben 54 bombardamenti aerei angloamericani sulla capitale storica della Dalmazia che venne rasa al suolo, ridotta in macerie, abbandonata dalla popolazione superstite, pochi mesi dopo, spinta profuga all’esilio davanti all’arrivo delle truppe partigiane di Tito. Costretta dalla violenza della guerra a tagliare il cordone ombelicale con la propria madrepatria.