In occasione della XIII Giornata Mondiale del Rene, fissata per giovedì 8 marzo, l’Unità Operativa Complessa di Nefrologia e Dialisi dell’Ulss 3, diretta da Gina Meneghel (nella foto con la sua équipe), organizza una giornata a tema per sensibilizzare la cittadinanza sui rischi delle malattie renali ed informare sulle modalità per prevenirle, “prima che sia troppo tardi e sia già necessaria la dialisi”, sottolinea la dottoressa.
Gli appuntamenti per l’8 marzo sono due: a Mestre, presso l’Ospedale all’Angelo (ballatoio 1° piano a sinistra accesso A) e a Dolo, presso il presidio ospedaliero (1° piano vicino al CUP e alle scale mobili).
Per aderire alla Giornata, basterà presentarsi in uno di questi due presidi, dalle ore 8.30 alle ore 13.30, senza impegnativa. Medici, infermieri e dietiste dei reparti di Nefrologia insieme a volontari ANED (Associazione Nazionale Emodializzati) accoglieranno i cittadini e rileveranno gratuitamente colesterolo, glicemia, esame urine, pressione arteriosa, peso e indice di massa corporea. Inoltre, a chi si presenterà, verranno fornite istruzioni sui più corretti stili di vita e su come tenere sotto controllo la salute dei propri reni.
Il 10% della popolazione adulta italiana è affetta dalla malattia cronica renale, una malattia silente che si può combattere con la prevenzione. E’ un problema importante in continua crescita, soprattutto nei Paesi Occidentali. “La patologia, se non si interviene precocemente – ha spiegato il primario Gina Meneghel – evolve sino alla totale perdita di funzione renale con necessità ricorrere alla dialisi e /o al trapianto, ma fatto ancor più grave amplifica il rischio di complicanze cardiovascolari come infarto ed ictus e rende molto più rischioso lo stato diabetico aggravando e complicando il quadro clinico. A loro volta numerose patologie, quali il diabete, l’ipertensione arteriosa, le dislipidemie e le malattie infiammatorie croniche possono causare malattia renale che per definizione è, nella maggior parte dei casi, “silenziosa” e può progredire senza particolari sintomi”.
“Per comprendere l’importanza della diagnosi precoce – ha concluso la dottoressa – basti pensare che l’anno scorso a Dolo, dove questo tipo di iniziativa è ormai di tradizione, fra le persone che hanno aderito a questa giornata di prevenzione, ben il 21% non sapeva di avere una malattia renale”.