L’incontro-dialogo dei Vescovi del Nordest con alcuni rappresentanti della delegazione regionale della Caritas – guidata da don Marino Callegari e che riunisce i direttori delle Caritas diocesane di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige – è stato al centro della mattinata dei lavori odierni della Conferenza Episcopale Triveneto a Zelarino (Venezia) ed ha rappresentato l’occasione di riflettere sull’impegno e sul compito dell’intera comunità cristiana nel vivere e testimoniare la carità.
La delegazione regionale della Caritas, in questi anni, si è molto impegnata – come realtà di servizio per le Diocesi e di collegamento con la Caritas Italiana – a sviluppare ed approfondire il carattere pastorale ed educativo delle Caritas diocesane per adeguare e ricollocare ogni azione ed attività ai tempi e ai bisogni attuali, anche con un notevole sforzo per realizzare centri e punti di ascolto attrezzati e competenti ed investire nella formazione di Caritas parrocchiali che siano luoghi di riferimento e “di pensiero” da cui possono trarre origine azione e sensibilità caritativa delle singole comunità ecclesiali.
Importanti sono i continui e sempre più ricercati momenti di confronto e collaborazione con gli altri Uffici pastorali, per vincere così possibili frammentazioni e riaffermare l’unitarietà dell’azione pastorale della Chiesa. Nello stesso tempo, accanto al lavoro ecclesiale, è stato sottolineato come le Caritas diocesane siano quotidianamente “esposte” sul versante civile ed istituzionale che sempre più preme e interpella – non senza qualche elemento problematico – la Caritas e l’intera Chiesa su settori e contesti “sensibili” e molto visibili anche di fronte all’opinione pubblica (ad esempio sui temi dell’immigrazione e delle nuove marginalità).
Nel corso dell’incontro e del dialogo, Vescovi e delegazione Caritas hanno poi introdotto alcune questioni di fondo e di prospettiva che richiedono particolare approfondimento: il futuro e lo sviluppo delle esperienze di volontariato (soprattutto giovanile), l’introduzione e la sperimentazione di forme strutturali e sistemiche di contrasto e lotta alla povertà (v. reddito di inclusione) che danno centralità agli Enti locali, i cambiamenti radicali previsti nel Terzo Settore con la riforma in atto, il rapporto delle Chiese locali con opere, strumenti e “bracci operativi” di diversa forma giuridica ed istituzionale per gestire e portare avanti i diversi servizi, le modalità di gestione delle emergenze su cui le Caritas sono abitualmente coinvolte (v. flussi migratori che interessano il Nordest).
Nella seconda parte della riunione odierna i Vescovi hanno, inoltre, provveduto a rinnovare – con nomina quinquennale – l’organico degli operatori impegnati nel Tribunale ecclesiastico regionale triveneto (Tert); in particolare è stato confermato, per il prossimo quinquennio, mons. Adolfo Zambon (della Diocesi di Vicenza) nell’incarico di Vicario giudiziale.