«Sono finalmente in via di soluzione i problemi che hanno impedito sino ad oggi alle scuole paritarie di accedere ai fondi Pon alla pari degli istituti statali»: a dare l’annuncio la deputata del Pd Simonetta Rubinato, che aveva presentato nel dicembre del 2016 un emendamento proprio su questo, poi approvato.
Si tratta del comma 313 dell’art. 1 della Legge di Bilancio 2017, che tuttavia da oltre un anno non ha potuto avere attuazione in quanto il relativo accordo di partenariato con l’Unione Europea, siglato nel 2012, escludeva l’accesso ai Pon alle scuole non statali. «Si tratta di una discriminazione ai danni di istituzioni scolastiche che, per legge, sono parte a pieno diritto del sistema nazionale d’istruzione, basata sull’infondata motivazione di evitare presunti aiuti di Stato, quando ci sono risoluzioni del Parlamento europeo che impegnano gli Stati a sovvenzionare queste scuole per consentire alle famiglie di esercitare la libertà di scelta educativaı, spiega l’on. Rubinato.
Il Governo, per il tramite del Ministero della Coesione, si è così attivato l’anno scorso per ottenere dall’Unione Europea una specifica modifica dell’accordo di partenariato, chiarendo che la locuzione “istituzioni scolastiche” indica tutte le scuole che costituiscono il sistema nazionale di istruzione ai sensi della legge n. 62/2000. Nel frattempo alle scuole paritarie è stato consentito di partecipare ai bandi solo in rete con le scuole statali e la Ministra Fedeli ha fatto accantonare per le scuole paritarie una quota delle risorse dei fondi Pon per il 2017.
«L’8 febbraio scorso la Commissione Europea ha approvato la modifica all’accordo di partenariato», dichiara la parlamentare del Pd rilanciando quanto appreso da fonti del Ministero della Coesione per il tramite della Presidenza del Consiglio, da lei interessata nei mesi scorsi.
«Ora andrà steso un programma di attuazione da parte del Miur attraverso la pubblicazione di specifici bandi per l’utilizzo delle somme accantonate nel 2017. Un iter che potrà essere svolto in tempi rapidi, visto che si tratta solo di riadattare i bandi già pubblicati per le scuole statali. Per il futuro, dal 2018, stante la modifica dell’accordo, i bandi per i fondi P» saranno finalmente accessibili a tutte le scuole del sistema nazionale di istruzione», conclude Simonetta Rubinato.