Il Mose inizierà a funzionare, seppur con impianti provvisori, il 1° gennaio 2019. Ad affermarlo è l’ing. Roberto Linetti, presidente del Provveditorato alle Opere Pubbliche (ex Magistrato alle Acque), in occasione dell’audizione sul tema “Stato della laguna di Venezia e informazioni sul Mose”, da lui tenuta questa mattina nella sala del Consiglio di Ca’ Loredan.
Nel 2019 sarà inoltre avviato il collaudo funzionale, quello vero, dell’intero sistema, caratterizzato da 500 piccoli progetti singoli che, solo insieme, potranno garantire il funzionamento del Mose.
Intorno alla metà del 2020 saranno invece inaugurati i cosiddetti impianti definitivi costituiti, almeno in parte, da quelli provvisori non scartati.
Ma i veneziani – precisa Linetti – non si accorgeranno nemmeno del cambio. Certo, se è vero che, affinché tutto ciò si concretizzi, entro il 2018 dovranno essere completate le opere strettamente necessarie del sistema Mose, è altrettanto vero che i 221 milioni mancanti al finanziamento globale, qualche perplessità sui tempi indicati la fanno venire.
E ad ammetterlo è stato lo stesso presidente. «Il Ministero delle Finanze – spiega – ha già stanziato 40 milioni da me affidati al Consorzio che ora dovrà fare una serie di progetti per completare il sistema. 221 milioni corrispondono ad una sessantina di progetti, mentre quelli da realizzare entro il 2018 sono una quarantina. Ho qualche dubbio che il Consorzio riesca a farli, non sarà cosa facile».
Marta Gasparon