I ragazzi che aderiscono all’esperienza scout nell’Agesci, in Veneto, sono in leggero ma costante aumento. Mentre diminuisce il numero dei capi, e questo è un problema che si fa via via più rilevante.
È uno degli elementi di fondo presentati dai rappresentanti scout della nostra regione lunedì scorso al Cavallino, ai vescovi del Triveneto, riuniti per la consueta “due giorni” di inizio anno della Conferenza episcopale triveneta.
Sono circa 25mila i ragazzi soci di Agesci in Veneto, quasi 2mila in Trentino Alto Adige e circa 4.500 in Friuli Venezia Giulia. I numeri complessivi sono stati esplicitati ai vescovi dai responsabili di zona delle tre regioni, presenti al Cavallino con i rispettivi assistenti ecclesiastici.
Alla presenza di una mini-mini scout – Irene, due mesi (la si vede nella foto d’apertura), figlia di una responsabile di zona del Friuli – la conversazione è proseguita sul ruolo e l’azione dell’assistente ecclesiastico. Gli scout hanno parlato dell’importanza e della preziosa attività dell’assistente ecclesiastico, auspicando che ogni comunità capi ne abbia sempre uno di riferimento. Hanno inoltre chiesto di essere aiutati a “guardare avanti” e di essere sempre più sostenuti nel cammino educativo e formativo e di discernimento che stanno conducendo nella Chiesa.