«Il senso del tempo per gli ospiti del centro servizi “Anni sereni città di Eraclea” come per molti anziani, è sospeso tra i ricordi, il desiderio di cantare e far festa e la routine. I ragazzi del Capodanno di gratuità della Caritas Veneziana, insieme agli educatori, hanno creato – rileva la coordinatrice, Ivana Prior – un tempo speciale in cui poter essere soltanto persone appassionate e curiose, con la voglia di guardare ad un domani pieno di possibilità».
È una delle esperienze di festa in corso, nella sera di San Silvestro, in numerosi luoghi della diocesi di Venezia. Tanti ragazzi e giovani hanno scelto di passare la sera dell’ultimo dell’anno vivendola con una gioia diversa, più vera e profonda, anche se inconsueta.
Perciò stanno animando la serata nelle case di riposo, nelle mense e nei dormitori per senza dimora, nei luoghi che accolgono profughi e stranieri, con gli adolescenti delle comunità per minori e nelle case famiglia. Tutto questo con il sostegno della Pastorale giovanile diocesana e della Caritas.
Da “Anni sereni” di Eraclea, appunto, una prima testimonianza: «Gli anziani hanno giocato a tombola, desiderosi di dimostrare ai ragazzi la loro abilità e destrezza e hanno indovinato e cantato canzoni tra “Volare” e “Azzurro” in un senso di festa che è stato davvero quello di sempre, quello delle sale da ballo che li hanno visti giovani e pieni di energia. Anche se spesso, allora, c’era solo quella! Quelle stesse canzoni – continua Ivana Prior – che oggi scandiscono lo stare insieme ogni giorno e il reinventarsi insieme. Questa festa tra generazioni ci ha resi tutti più nuovi, perché essere nuovi non è questione di età».